Nel suo ricordo della San Francisco nel 1966, Keith Abbott ricorda che Richard Brautigan teneva appeso il rendiconto del suo primo romanzo pubblicato, A Confederate General from Big Sur [ recentemente ristampato, senza censure, anche in Italia dai tipi della ISBN di Milano], sulla tazza del cesso: 743 copie vendute. Abbott rimase sorpreso dall’estrema povertà di Brautigan, e dalla sua determinazione a non ricorrere, per garantirsi sostentamento e sopravvivenza, a nessun lavoro diverso dalla scrittura...real punk!
In fondo a queste poche righe trovate il “resto”, ovvero il link, di quanto Daniele Brolli ha scritto su Richard Brautigam, un minimalista del movimento della beat generation, ma ancora oggi ( anche se un po’ meno visti i tempi di virtual massive ribellion ) a tratti considerato un OutLaw.
I Libri di Brautigan sono facilmente reperibili anche nel mercato del 50%. Un "minimalista", come detto, da leggere accompagnato dal suon naive di Jonathan Richman. Un altro americano che ha scelto l’essenziale invece che l’opulenza…tipica espressione della cultura americana.
In fondo a queste poche righe trovate il “resto”, ovvero il link, di quanto Daniele Brolli ha scritto su Richard Brautigam, un minimalista del movimento della beat generation, ma ancora oggi ( anche se un po’ meno visti i tempi di virtual massive ribellion ) a tratti considerato un OutLaw.
I Libri di Brautigan sono facilmente reperibili anche nel mercato del 50%. Un "minimalista", come detto, da leggere accompagnato dal suon naive di Jonathan Richman. Un altro americano che ha scelto l’essenziale invece che l’opulenza…tipica espressione della cultura americana.
Ma da noi tanto ambita. God bless AmeriKa
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