mercoledì 27 novembre 2013

A volte ritornano. E mejo de prima!!!

A volte ritornano e più mejo di prima. Non è neanche finito, ma è già aperto. E' il primo Record store della celebre catena londinese Rough Trade, ad aprire i battenti a New York. Il punto vendita si trova nel rione di Williamsburg, ed è il più grande della Mela, con i suoi 1.400 metri quadri di spazio, che alloggiano anche una sala attrezzata per esibizioni live, da 250 posti. All'interno, naturalmente, cd, vinili e tutto quanto pertinente al mondo della musica alternativa Rough Trade mostra di voler replicare il successo del suo punto vendita Est, a Londra, aperto nel 2007 contro ogni pronostico degli esperti di marketing - in una fase di mercato più che stagnante - e fautore del rilancio della catena. Ma andiamo avanti e sull’ultimo numero di Vive le Rock [magazine per anime punk!!] una bellissima intervista a Pete Stennett, fondatore della Small Wonder Records, ci ricorda i giorni del primo EP dei CRASS e la storia della censurata Asylum, che nel vinile diventerà una traccia di due minuti di silenzio, ironicamente intitolata The Sound Of Free Speech. Sono questi, come dirà lo stesso Stennet sul concetto “noi contro loro” ad essere quei segnali di intransigenza che mi mancano. Il senso di appartenenza ad una comunità, fosse anche solo punk, era la chiave di volta per iniziare una battaglia che porterà non solo gli stessi CRASS a fregarsene della censura di Asylum, ma ad iniziare quell’attività terroristica che sarà l’intera produzione della CRASS record’s.
..oggi di quello spirito di appartenenza resta ben poco ed è proprio nella parcellizzazione dei Movimenti, della non aggregazione, se non virtuale, delle idee che l’attuale regime economico trae la sua forza. Una volta, anni fa, scrissi su Nuova Politica che il virtuale, se proiettato indietro nel tempo, avrebbe sicuramente cambiato la nostra storia. Provate ad immaginare un Robespierre, ai giorni nostri di FaceBook, inveire contro la Monarchia e sollevare le folle contro il Re. Avrebbe sicuramente milioni di “mi piace”, ma pochissimi rivoltosi al fianco! Ed adesso invece di chiamarla Rivoluzione francese la chiameremmo…FlashMob!
What a fuc*!

sabato 2 novembre 2013

A Voi Dudù e Saviano, per me Penna e Pasolini

Oggi, trent'otto anni fa, ad Ostia, ancora oggi periferia di Roma,  Pier Paolo Pasolini trovava la morte.
Il silenzio di ogni organo di informazione nel NON celebrare questa data è la prova che essere pensatori ed intellettuali non paga. Anzi, ci si consegna, con il messaggio complesso di cui si è portatori, al circo degli ignoranti. E che senso ha amico Pier Paolo?
Viva Dudù, Viva Checco Zalone e la birra falsa dei Simpson!
Voi tenetevi i Santoro & Saviano, io mi rileggo Penna e Pasolini.
...evaffanculo!

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