giovedì 31 ottobre 2013

Momenti di indifferenza e poesia.

Non c’è pace tra gli ulivi, meno che mai nell’astronave politica che – a km di distanza dal mondo vero – sovrasta il nostro quotidiano e ci dispensa regole e balzelli. In un delirio che oramai appartiene al Circo Freak continua ad accadere di tutto. Pillole veloci. Con decisioni ad hoc si stravolgono regolamenti “istituzionali” per una sola persona. Sul modello dei Tribunali fascisti si fanno regole processuali “alla bisogna” e si consolidano procedure estemporanee come ferme. Sapendo che così non è e con il concetto del voto di maggioranza si torna alla politica del ventennio. Aspettare e vedere. Dopo il pandemonio per Miss Italia e le donne belle ma sceme su un portale globale c’è stato il concorso per le giornaliste sportive più belle dell’anno. Ha vinto la D’Amico, ma con lei si è piazzata bene anche Miss Ipocrisia, poiché nessuno – dico nessuno! – è insorto. Meno che mai le Associazioni on domand come Se Non Ora quando!
…sul Corriere si parla degli aumenti “esponenziali” del trattamento economico del personale della Camera, su Repubblica...indovinate un po’? Delle Escort e di Berlusconi.
Sul Times, home page, si narra del dramma di centinaia di migranti che trovano la morte nel deserto del Niger nella loro “processione” verso un mondo nuovo. Temi diversi tra loro ma che trovano nell’indifferenza di tutti noi un fattore dominante e comune.

La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli.
La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici,
finisce con il vivere solo gli intervalli.

…è una poesia di un autore noto, ma mi illudo che sia stata scritta dal free poet della fotografia. Un pò di poesia per tutti e di tutti...

venerdì 25 ottobre 2013

Dudù ha una nuova ciotola..e il cervo si è (quasi) arreso.


Se da una parte continuo a vivere tra aeroporti e isole, dall’altra, ogni volta che torno a casa, appena accendo le televisioni o vado ai quotidiani on-line ho subito nostalgia della mia natura di espatriat. Breve cronaca di una mattina di relax a casa, nell’attesa di partire per Lampedusa e Malta again! Su La7 c’è un programma, OMNIBUS, che dedica più dell’80% delle proprie trasmissioni a Berlusconi, poi si passa su RAI3 – mi sembra si chiamava Agorà il programma - e un altro noioso Talk show parla di…Berlusconi. Non basta, su RAI NEWS24 la questione è “il voto palese” su Berlusconi. La Gruber non si fa mancare nulla e il tema è “cosa farà Berlusconi?”. Ovviamente su RepubblicaTV…di cosa si parla? Di Berlusconi! Di Santoro & compagni neanche a parlarne. Su RAI2 il problema è…l’eredita di Berlusconi. Oggi su tutti i siti nazionali la prima news è…Berlusconi convoca il partito. Ma il resto del mondo?
Molti lamentano all’Italia di avere una visione provinciale e non globale del problema. E come dare torto a chi ci definisce Berlusconized. Non è questione di chi lo vota e di quale area sociale esso rappresenti, poiché lo strumento della Democrazia questo tutela; la rappresentativa, ma di chi non lo vota, che non riesce a trovare forme di rappresentanza nelle quali riconoscersi e si esalta in una dinamica di denigrazione e sberlfetto della banale ( secondo lui ) capacità intellettiva di chi vota Berlusconi.
…ma il tempo passa – ed è trascorso – e negli ultimi vent’anni si è speso tempo, energia, attenzione, ma anche le Istituzioni ( con la “I” maiuscola ) hanno compromesso molto della loro natura identificando un nemico politico, metterlo nel mirino e cercare di eliminarlo.
Una parabola buddista, in una versione da me aggiornata, narra di un cacciatore che si “fissa” su un cervo bianco e passa la sua vita di cacciatore a cercarlo nei boschi, tra le valle e le montagne, solo per trovarlo quando ormai il cervo vecchio è quasi moribondo e non più in grado di scappare. All’atto di tirare la freccia mortale il cacciatore si rende conto che è invecchiato anch’esso nella caccia e comunque vada, l’uccisione del cervo ora non sarebbe stata la stessa cosa di una caccia ad un cervo giovane. Ambedue hanno vissuto una vita in “fuga”, tuttavia la vita attorno a loro è cresciuta lo stesso, dimenticandosi dei due “protagonisti”.
Mentre in Italia ci dedichiamo TUTTI al Totem Berlusconi, il mondo avanza e non ci sarà ne vittoria, né sconfitta nella parabola discendente del Cavaliere di Arcore, perché – è bene che ne siamo consapevoli TUTTI – questa parabola è stata negli ultimi vent’anni la NOSTRA storia. La storia d’Italia.
…faccio le valige, la splendida gente di Lampedusa mi aspetta.
Rise your hand, open your mind, take your own responsibility!

venerdì 18 ottobre 2013

Grazie Santoro per la nostra libertà di...pippa!!! Fuc* Of*


Back in town from Lampedusa, dove la natura umana si è dimostrata così fragile da domandarci se non dovessimo veramente – e con sempre più rinnovato rigore – affidarci all’innaturale per comprendere, come sia stato possibile, che decine di bambini, piccoli corpi dolcemente adagiati sul molo Favarolo, debbano pagare un tributo di morte al loro (incosciente) sogno di una semplice giornata migliore con i proprio genitori e amici nel cosiddetto “Mondo Nuovo”. Mi è stato chiesto dai molti giornalisti e commentatori presenti sull’isola un commento ( ND lavoro per una Organizzazione Umanitaria Globale ); Apocalittico! Questo è il mio commento. 350 salme su una piccola isola come Lampedusa non ci saranno mai tutte insieme e tutte riconducibili ad un evento. Neanche durante la Seconda guerra mondiale, dove Lampedusa – essendo un avamposto militare comandato dai tedeschi – è stata fatto oggetto di intensi cannoneggiamenti, i vecchi isolani non hanno memoria di così tanti morti e tutti inieme. Il dato triste è che, dopo il numero delle salme, il numero dei giornalisti, tecnici al seguito e staff, fosse il secondo! Ripeto: apocalittico!
Torno a casa e mi ritrovo scioperi, bla-bla-bla governanti e l’ultima “grande” battaglia politica di rilevanza nazionale, nel nome dei giovani disoccupati e contro il potere delle banche, portata avanti dalla corrazzata Santoro: la Sig.na Pascale è lesbica!!! Wowowow!
Negli anni sessanta si battevano per la libertà delle droghe e d’opinione; nei settanta/ottanta arrivò il punk e il fuck yourself! Negli anni novanta la pantera universitaria. Nel duemila? ci occupiamo delle lesbiche di palazzo Grazioli.
Per fortuna che ci sono Santoro&Travaglio. Grazie a loro la nostra libertà di…pippa è assicurata! Fuc* Off!!!
PS Mi è appena arrivato a casa l’ultimo numero di Mother Jones Magazine…che tristezza immaginare che le nostre informazioni passano attraverso certa gente…
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