giovedì 12 novembre 2015

Una vacanza punk a Kuala Lumpur [ Support RUMAH API]


Hi Dudes! [ quoted from Great Lebonski ],
avevo promesso un re-styling del blog e – sopratutto – una spersonalizzazione del titolo, da Andrea Pettini a Cantina Anarchica…beh, ci sto lavorando sopra…
…però non volevo perdere l’occasione di contribuire a diffondere un antipatico incidente che ha visto vittime i nostri amici punk di Kuala Lumpur! Lo so che a molti di voi sembrerà incredibile che si sia uno squat a Kuala Lumpur, ma credetemi c’è – anzi, forse c’rea! – ed è veramente attivo. Tanto attivo che il 28 agosto di quest’anno è stato “visitato” dalla polizia locale e con la [tipica] violenza comune a tutte le forze di polizia che agiscono per conto della (libera) collettività nel contrastare fenomeni terroristici, hanno sequestrato libri, CD, computers e quant’altro possa essere ritenuto utile a documentare la (sedicente) terribile attività eversiva. Più di 160 attivisti sono stati arrestati , compresi punks inglesi, americani, polacchi, Spagnoli…insomma europei!
Conseguenza di queste operazioni di “sicurezza” il Centro di RUMAH API – questa il nome del Centro e parola “chiave” per internet – ha ridotto la sua attività e di conseguenza anche la possibilità di reperire i soldi necessari per sostenere le spese legali ha visto una forte limitazione.
…ma la solidarietà del circuito punk globale – la famiglia punk! – non ha fatto mancare una dimostrazione di appartenenza e forte sostegno alle loro battaglie per l’indipendenza delle idee e la libertà dei contenuti che queste generano…
Ogni pensiero è un isola libertaria ( A.Pettini)
Personalmente ho già ordinato del materiale (per un imposto di €50) al loro fornitissimo distro. Sono curioso di sentire punk band dall’isola, ma – soprattutto – di essere al loro fianco nella lotta e non solo nei momenti edonistici!
Qui il link del Centro di RamahApi.
Punk Will never die!
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