venerdì 30 dicembre 2011

Buon 2012 to the people of the good will. Keep on, Keepin'on!



Finisce un vecchio anno, e finisce male, ne inizia uno nuovo…beh, sforziamoci tutti affichè sia migliore e più giusto…riflettiamo su ciò che abbiamo, come lo abbiamo ottenuto e ciò che non avremo più e il perché. A cominciare da una decente forma di rappresentanza popolare. Chiamatela Democrazie, Elezioni, governi, come volete. Ma dobbiamo essere “rappresentati” in base alla nostra volontà, non in base al nostro”Valore sul mercato”.
…pensieri liberi per il 2012!
Libertà, responsabilità, tolleranza, giustizia sociale e uguaglianza dei punti di partenza e non solo per il prossimo anno, ma anche oltre: questi sono i valori essenziali del liberalismo, e questi rimangono i principi sui quali una società aperta deve essere costruita. Questi principi richiedono un attento equilibrio tra società civili fortemente avanzate, governo democratico, liberi mercati e cooperazione internazionale. Non ha più senso consegnarsi alle “banche” e agli “investitori”, poiché nessun manifesto liberale sottolinea come “estraneo” alla società Civile il ruolo delle Banche. Anzi, che un'economia basata sulle regole del libero mercato conduce a una più efficiente distribuzione di ricchezza e risorse, ed incoraggia inevitabilmente l'innovazione e promuova la flessibilità è un fatto, ma gli interessi dei "pochi" non devono mai alterare questo equilibrio.
…La povertà, la disoccupazione e l'emarginazione sociale rovinano la vita degli uomini e specialmente di donne, bambini e anziani, e rappresentano il maggior pericolo per la Società civile. La povertà genera disperazione e la disperazione genera estremismo, intolleranza e aggressività. Il problema centrale nel fronteggiare la povertà è come fornire a ciascuno i mezzi per combatterla da sé e vincerla con le proprie forze. E se poi lo stesso Governo, nell’interesse degli “investitori” e con l’intenzione di “rasserenare i mercati” è il primo a generare sofferenza e povertà, è evidente che c’è qualcosa che è “andato storto”.
L’attuale strategia italiana, ispirata dalla Bocconi e supportata dalle Banche, sembra essere quella del togliere ai tanti che hanno poco, piuttosto che fermare l’accaparramento di chi ha già tanto. Dal contributo economico ai Partiti, alle Fondazione delle Banche, dal contributo all’editoria, alla cosidetta “Spesa Pubblica”, e per Spesa pubblica no intendo gli ospedali, o gli asili, ma il mantenimento dei boiardi (per chi è competente tecnicamente date un occhiata all’ art. 23 ter del dc “Decreto Monti…per “salvare l’Italia” chi riceve incarichi presso questi Enti/Società a partecipazione pubblica ( probabilmente anche presso Istituti di ricerca e Aziende sanitarie) non è più sottoposto a “tetti” retributivi! ). Però gli stipendi vengono congelati per due anni!
Insomma, per i qualificati tecnici il problema è la Sora Assunta che percepisce milletrecento euro al mese, con una casa comprata con un mutuo al 7%, forse anche di più in passato e magari con un figlio che lavora al Comune di Roma a milletrecento euro al mese! Fuc*!
…ma mentre il Circo televisivo imperterrito rappresenta uno strano paese, quello vero è sempre più a disagio e comincia ad essere in sofferenza!
Non ho soluzioni, non ho studiato alla Bocconi, ma un pensiero mi viene in mente con frequenza. E se invece ti “rasserenare” i mercati, provassimo ad essere un po’ più vicini alla gente e cominciassimo ad occuparci veramente degli ultimi, e con quelle risorse ( interessi e guadagno ) con le quali rassereniamo ( anzi, garantiamo profitto) gli Investitori, ci dedicassimo invece agli ultimi?
Meno profitto, per una volta, e più umanità.
Meno Banche e più Società Civile.

Happy new year my friends! Keep on, Keepin’on!


http://www.freedomworks.org/
http://www.teapartyitalia.it/

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