venerdì 2 dicembre 2011

Let's Talk Message#1

Sono giorni cupi. Un po’ tristi, ma anche preoccupanti. La realtà come l’abbiamo sempre conosciuta destinata a cambiare. Il quotidiano, che dovrebbe essere di gioia, sta cambiando in un diffuso malessere; i prossimi giorni saranno sempre più grigi. Paura e preoccupazione prendono sempre più il posto della speranza e dell’ottimismo. Ci stringiamo sempre più su quello che abbiamo e non ci esaltiamo per ciò che “cerchiamo”. I nostri desideri, diventati impossibili sogni.
Abbiamo così tanta paura di perdere quel poco che ci è rimasto, che rinunciamo anche ad immaginare possibilità migliori. Oramai un po’ tutti ci dicono che dobbiamo fare sacrifici, dobbiamo prepararci a momenti di ristrettezze e disagi. Lavorare di più, rinunciare a benefit economici, in pensione a settant’anni. Pagare più tasse, senza se e senza ma. Tutti zitti e mosca. I nostri organi d’informazione ( sempre foraggiati dai Governi) acconsentono a questo silenzio e nell’indifferenza generale supportano questo nuovo regime tecno-buro-euro-bancocratico.
I popoli viola, art.21, Guzzanti’s ( tanto loro sono su Rai3), Santorini’s e Berlunger-Zarina vivono in un complice torpore. La classe politica ha accettato di disimpegnarsi e – al di là di frequentare salotti televisivi e talk show – ha completamente rinunciato all’obbligo (dovere) di rappresentanza popolare. Sindascsati e Confindustria distratti. Le banche "non pervenute".
Silenzio.
Silenzio.
…e noi? Anzi per noi? Cosa rimane?
Bhè non lo so, ma almeno parliamone. Non accettiamo di essere dei semplici individui passivi che neanche il più allarmato Orwell su 1984 più avrebbe mai immaginato potessero esistere.
Loro non ne voglio parlare? Noi si!
Let’s talk!

1 commento:

  1. Ci stò!
    Parliamone! Questo è l'inizio di un nuovo "Fascismo"
    Marina Zed

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