mercoledì 4 gennaio 2012

Il pugnale nel petto e i riti "sacrificali"




Anno nuovo e nuovo propositi. Mangiato troppo? Da oggi a dieta! Sono stufo della mia fidanzata? Da oggi me le trombo tutte! Non mi piace il mio lavoro? E chi se ne fraga, non ho alternative!...quante volte propositi del genere hanno preso spazio nella nostra testa. Credo, uno per ogni capodanno!
…quindi stessa “regola” anche per questo blog. Per il 2012 più punk e più attivismo e meno edonismo. Certo l’attuale situazione ci aiuta molto. L’indifferenza di una Governance politica il cui unico interesse è garantire il “mercato” mi appare come naturale “nemico” per un ritorno ad una visione antagonista. Almeno su questo blog. Ho usato la parola “indifferenza” poiché la più appropriata e opportuna. Si deve solo che essere indifferenti al quotidiano, alla vita “di-ogni-giorno” e le sue difficoltà per perseguire una politca decisionista nel togliere al basso e iper comprensiva verso la parte "alta" della Società. Cosa intendo? Semplice. Nel Decreto “Salva-Italia” [ ma da chi?] nessuno si è fatto scrupolo nel “cancellare” anni di lavoro per ritardare le pensioni di chi aveva lavorato trant’anni. Nessuna “valutazione” sulla severità dei “sacrifici” imposti a chi percepiva una pensione da settecento euro per garantirgli una minima rivalutazione [ 3 o 4%...fate due conti!]. Benzina, tassa sulla casa, Luce, Gas, servizi minimi aumentati senza “concertazione”. Blocco dei salari esecutivo senza “Commissioni”.
…e per la parte alta? Beh…garanzie a go-go! Una Commissione per gli stipendi dei parlamentari. Banche foraggiate dall’Unione Europea ( con i soldi “nostri”) senza che queste restituiscano alla Società Civile nessun beneficio. Mutuo non erogati, supporto alle aziende pari a zero.
Un marziano che scendesse ora in Italia avrebbe la sensazione che il “problema” nel nostro paese non sono una classe dirigente e politica manifestamente incompetente, ma sono i lavoratori, i pensionati, insomma quelli che ogni sano “socialista” definirebbe la classe ultima.
La cosa più triste è che anche gli organi di informazione, che è bene ricordare sempre, sono supportati dai diversi Governi - sia di destra che sinistra -, sono talmente distaccati dalla realtà che non hanno il minimo pudore [ né la consapevolezza di un potenziale “rischio”] di parlare della vacanze alle di Casini, Schifani e Rutelli alla Maldive.
Ovviamente neanche a parlarne della naturale sensazione di disagio che avrebbe dovuto generare il solo pensiero di fare della vacanze in un posto del genere a chi, solo poche settimana prima, praticava la “politica dei sacrifici”.
Nei rituali sacrificali, comuni a tutte le società, c’è sempre chi è sacrificato e chi affonda il pugnale nel petto. Bisogna sacrificarsi, ci dice la “Classe dirigente”, ma…”chi-fa-cosa”? Fuc*!
I prossimi giorni partirà da qusto blog una campagna di responsabilizzazione iconografica. Flayers, Stikers, piccoli banner saranno a disposizione di chiunque volesse promuovere la campagna…e sarà really punk orientated!
Keep on, Keepin on!

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