Frigidaire è sicuramente stata “la” rivista culturale italiana d’eccellenza: fumetti, inchieste, musica e cultura underground furono il sale di una bella insalata/rivista pubblicata a partire dal novembre 1980. Un esperienza ancora oggi unica nel suo genere. Antagonista vera e avversa ad ogni forma di “forma” e a suo modo anarchica, Frigidaire ha rappresentato la capacità della nostra cultura giovanile di essere scomoda davvero, incisiva e aggressiva in modo libero e non condizionato e non come oggi dove si è solo anti-berlusconiani a prescindere, ma non contro un sistema che produce Berlusconi&Co. e circo vario.
Una gioventù strumentalizzata da Santorini&Travaglietti, da Guzzantini e Guzzantine ( tutti a lavorare in televisione, nessuno dei Guzzanti con l’aspirazione di fare il dottore o il fornaio? Possibile? ) e “popoli” dei Fax, Viola, delle carriole e dei Post-it…mai rappresentativi solo di loro stessi e delle loro vere libere idee e con la voglia sincera di sovvertire uno status quo che ha schiacciato verso il basso oramai due generazioni. Loro compresa!
Fondata da Vincenzo Sparagna, Stefano Tamburini e Filippo Scozzari, aveva tra i principali collaboratori giganti come Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli. Su quelle pagine venne pubblicata fino al 1985 la serie di Ranxerox. Ancora oggi apprezzata.
Una gioventù strumentalizzata da Santorini&Travaglietti, da Guzzantini e Guzzantine ( tutti a lavorare in televisione, nessuno dei Guzzanti con l’aspirazione di fare il dottore o il fornaio? Possibile? ) e “popoli” dei Fax, Viola, delle carriole e dei Post-it…mai rappresentativi solo di loro stessi e delle loro vere libere idee e con la voglia sincera di sovvertire uno status quo che ha schiacciato verso il basso oramai due generazioni. Loro compresa!
Fondata da Vincenzo Sparagna, Stefano Tamburini e Filippo Scozzari, aveva tra i principali collaboratori giganti come Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli. Su quelle pagine venne pubblicata fino al 1985 la serie di Ranxerox. Ancora oggi apprezzata.
Ho avuto la fortuna di vivere quasi in "diretta" la nasita di Frigidaire poichè a tempi delle superiori, la mia scuola era a Trastevere, pochi passi dalla prima redazione di Frigo, e spesso ci si fermava a chiaccherare con loro. Ho conosciuto il giovane Pazienza e altri ne ho incontrati, c'era una atmosfera incredibile; una buco di pochi metri quadrati pieno di copie di riviste e libri per quei tempi "strani" e disegni un pò ovunque. Mi ripeto, un'esperienza irripetibile, unica e ora anche storica.
Ne saluto con entusiasmo il ritorno in edicola dai primi di giugno e invito tutti a “investire” 3 euri per una copia. La libertà, ma anche l’audacia e la sfacciataggine sincera sono ancora a buon mercato nel nostro paese e chi prende 20 milioni di euro per “essere più libero” più andar a farsi fott***!!!
Ne saluto con entusiasmo il ritorno in edicola dai primi di giugno e invito tutti a “investire” 3 euri per una copia. La libertà, ma anche l’audacia e la sfacciataggine sincera sono ancora a buon mercato nel nostro paese e chi prende 20 milioni di euro per “essere più libero” più andar a farsi fott***!!!
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