venerdì 4 giugno 2010

Pragmatismo yankee

The screenplay topic’s il Silvio Berlusconi’s imperial control over the Italy’s media. Whatever one thinks of recursive little gimmicks like this, no one could accuse Moretti of being soft on his main enemy, since il Caimano asserts the impossibility of giving a fair account of Italy in the rotten Kingdom of the “Cavaliere” ( Berlusconi’s nickname).
More over, the film was set to have immediate impact on the Italian people, since it was released in March 2006, just before national parliamentary election in April, presumably to help Romano Prodi’s left-wing Unione party defeat Berlusconi’s Casa della libertà center-right coalition.

Spesso, molto spesso giornali all’opposizione ( perché solo in Italia esiste una stampa da opposizione, e non libera di opporsi ai singoli provvedimenti del Governo ) prendono come riferimento articoli più o meno precisi di autorevoli magazine anglofoni per sottolineare l’inadeguatezza [secondo loro ] della Governace del nostro paese in questi anni. E’ legittimo e fa parte delle regole del gioco, ma poi arriva il pragmatismo di una stampa veramente libera ed indipendente che ci ricorda come sia brutto essere di parte, governativi, di come la libertà di stampa debba garantire sempre un’espressione svincolata da legami politici e – soprattutto – non esserne parte e ciò per trovarsi sempre in condizione di invocare rispetto della sua posizione super partes.
In questi anni fior fiori di ricchi anchorman, polemici topi d’archivio e snobboni intellettuali hanno sempre deriso il giornalismo di parte dei vari EmilioFedi & Soci.
Tra i più infervorati c’era un noto regista romano – osannato come paladino coraggioso della cinematografia indipendente italica -, in grado di dirgliene quattro all’austero Censore B.
…però, con una semplicità incredibile THE AMERICAN INTEREST MAGAZINE Vol.5, N.5 in un ampio articolo dedicato alla figura del Presidente del Consiglio ci fa notare come il Film il Caimano fosse stato licenziato – guarda caso – sotto campagna elettorale presumably to help Romano Prodi’s left-wing Unione party defeat Berlusconi.
E la vittoria arrivò. L’indipendente divento giullare di corte? Non lo sapremo mai, sappiamo che ora è tornato a parlare e ha smesso di cantare. Sarà perchè il suo Mecenate non è più in sella? Indipendenti si, ma con...giudizio!
Are U free? Really free? Is it you?

2 commenti:

  1. Insomma, meglio Fede di Moretti?
    Non ho simpatia per nessuno dei due, ma dovendo scegliere... beh, ti lascio l'Emilione nazionale. ;)

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  2. La questione non è se è meglio Fede o Moretti, ma chi è veramente libero e da chi? Esiste una libertà di destra o sinistra? Moretti è un intellettuale quando è all'opposizione e Fede no? E con una situazione opposta? Moretti diventa "spalmato" sul Governo e Fede "libero"?
    Insomma...dobbiamo continuare a demandare a certi soggetti la nostra libertà?

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