“Gran parte del progresso nella qualità della vita è il risultato dell’opera di individui impegnati a fare ciascuno il proprio dovere con abilità e coscienza”. In questa affermazione di L.J. Peter due concetti emergono come familiari alla mia sensibilità di libero individuo: qualità e dovere. La qualità della vita è qualcosa che ormai sembra un fatto scontato, un’ovvietà, una certezza mai in discussione, un qualcosa che abbiamo da sempre e avremo per sempre. Il riconoscimento di questa qualità passa attraverso mantenimento di alcuni standards di civiltà universalmente definiti come Diritti Umani, Diritti civili, semplicemente Diritto alla vita. Ripeto, un’ovvietà! Ma non è cosi worldwide, non è cosi per ognuno di noi su questo mondo. Non è così e la consapevolezza di questa realtà un fatto. Nulla di più che un fatto! Il dovere di consentire ad ognuno di noi la possibilità di esercitare anche e solo uno dei più elementari diritti, il Diritto alla vita, un imperativo di coscienza e civiltà, di progresso e solidarietà per ogni società [individui impegnati] moderna. L’obbligo a essere emotivamente solidali con le vittime delle costanti, frequenti violazioni dei più elementari diritti, su tutti – mi ripeto - il Diritto alla vita, non è più sufficiente. Non più! La responsabilità, il dovere morale – di una morale semplice ma essenziale, di ispirazione divina e trasmutata in un fatto di coscienza – di impegnarsi affinché a tutti gli individui su questo mondo vedano affermati i loro diritti fondamentali appartiene a coloro che già a questi diritti si sono ispirati nella costruzione del loro modello di Società. Una Società moderna e globalizzata non può essere solo solidale a posteriori, ma ha l’obbligo e la responsabilità, il dovere di intervenire a difesa di tutti coloro che sono vittime della negazione di ogni forma di diritto.
Non abbiamo il diritto di lasciare indietro nessuno, abbiamo il dovere di andare incontro a che è rimasto dietro, porgergli la mano e farlo camminare al nostro fianco verso un mondo comune, unico e giusto! L’obbligo di frapporci [ con ogni mezzo necessario ] tra chiunque ci impedisca di aiutare il prossimo che ha bisogno un comportamento naturale e civile.
Non abbiamo il diritto di lasciare indietro nessuno, abbiamo il dovere di andare incontro a che è rimasto dietro, porgergli la mano e farlo camminare al nostro fianco verso un mondo comune, unico e giusto! L’obbligo di frapporci [ con ogni mezzo necessario ] tra chiunque ci impedisca di aiutare il prossimo che ha bisogno un comportamento naturale e civile.
vero...ma retorico....
RispondiElimina