venerdì 7 maggio 2010

Romano, non calciatore!


…ci provo, ma sono consapevole che mi farò male…ma sono di Roma e ho l’obbligo di provarci, di provare a spiegare il gesto di Totti a tutti coloro che l’hanno etichettato come violento e basta! E violento sicuramente lo è, senza se e senza ma…
Però il gesto di Totti ha rappresentato per tutti i romani presenti allo stadio un giusto contributo alla causa della dignità dell’urbe, dopo che i dirimpettai della SS Lazio avevano consentito quella deflorazione consapevole e consenziente dello Stadio Olimpico di Roma, stadio dove gioca anche la AS Roma, già qualche giorni prima da parte degli stessi longobardi.
Si può anche perdere, e la AS Roma ha perso e perso male, ma non si ha l’obbligo di non riparare a una profanazione. Già nella Roma pagana si sentiva il forte bisogno di rispettare qualsiasi tempio, figuriamoci quello della divinità che è venerata dalla stessa civitas e ogni violazione punita.
Così Francesco Totti ha rigenerato il tempio e la sua sacra dignità, e noi romani l’abbiamo acclamato, adesso è giusto che la Federazione lo squalifichi per dieci giornate. Su questo non ci piove. Perché il Totti romano è integro, il calciatore Totti maldestro.
Ma questa è un’altra storia.

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