sabato 22 maggio 2010

10 [noiose] cose che non so di me

Invidio un pò il mio amico Luca e il suo frequentatissimo e ben fatto blog [ http://www.cyberluke2008.blogspot.com/ ]. Ogni tanto tira fuori un post con “le 10 più belle canzoni” oppure “ i 10 films che hanno cambiato la mia vita” e anche “le 10 più belle donne”. Fermo restando che ho sempre pensato mache caz**glene fregaaglialtri però, devo essere onesto, lo trovo divertente. E – almeno a lui – i naviganti di internet danno ascolto.
Anche se questo gioco è più utile a noi stessi per capire da dove veniamo, la recente ristampa di un bellissimo album dei Rolling Stones mi ha fatto tornare in mente quanto tempo è passato e come sono cambiato. Cambiato grazie chi o cosa? Sicuramente le mie esperienze privati, i miei insuccessi familiari e i buoni risultati professionali, la mia famiglia, i mei (pochi, ma buoni) amici, ma anche “certe” letture e “certi” ascolti…so, lets start with the 10 most important things in my life…but who bother?
Sicuramente un posto d’onore il libro di George Orwell Senza un soldo a Parigi e Londra, prima efficace lettura sul tema degli ultimi e gli ultimi tra gli ultimi. Anche La strada di Wigan Pier è stato “coinvolgente”: Socialismo allo stato puro. Pirsig e il suo Zen e l’arte della Manutenzione della motocicletta ancora oggi un libro-in-fase di lettura ( siamo alla settima volta!).
Pier Paolo Pasolini è un tributo che va pagato a l’ultimo grande pensatore del novecento, così come Richard Brautigan e un po’ tutta le beat generation… anche Timothy Leary ha aperto nuove porte su territori ampi e assolati, quelle che il minimalista Cesare Pavese aveva quasi socchiuso ricreando spazi e tempi intimistici, ma cupi. E poi...chi altri...
…avevo detto dieci, ma penso che bastino così…mi sono annoiati io a pensarle e a scriverle, figuriamoci che le deve leggere tra i miei ( pochi ) lettori. Alla prossima con qualche musicista bizzarro e divertente.
Think for yourself, and enjoy your stay free.

2 commenti:

  1. Raccontare qualcosa di sé è un ottimo modo per allontanarsi da un concetto di entità astratta e senza volto che scrive su un blog, uno tra i tanti, e può fare la differenza.
    Ho sempre pensato che diversità è belezza, e che nei confronti c'è crescita.
    Quindi, plaudo a questo tuo embrione di Top Ten personale. ;)

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