venerdì 1 aprile 2011

Non si spara sulla Croce Rossa, ma nemmeno sulla Guzzanti!



Come dice il titolo di questo post, non si spara sulla Croce Rossa, ma neanche su Sabina Guzzanti. Se è vero che non si spara sull’Associazione umanitaria in virtù della debolezza delle propria capacità di difesa, invero garantita più per la forza dell’emblema che non dalle armi, è altrettanto vero che sparare sulla Guzzanti ( una dei tre che lavora nel mondo dello spettacolo. Sembra che nessuno di loro abbia la vocazione da…barista!) è troppo facile alla luce dell’indifendibilità delle sue ragioni. Mi spiego. Da sempre l’ortodossia guzzantiana "criminalizza" l’odiato nemico B. su tutto, a partire dalla inquietanti quanto sconosciute ( a sentire il circo anti-B.) origine della sua ricchezza. Bhè, ammesso e non concesso che questa ricchezza sia misteriosa, adesso anche la Guzzanti sa come fare. Investimenti altamente produttivi del tutto sprovvisti di un piano trasparente sulla natura del “dove” e “come” si possono garantire questi profitti.

Et voilà, giovani Mister B. crescono! Anche nell’antagonismo.

Comunque di questa cosa si è ampiamente dibatutto su tutti i quotidiani ( Corriere, Repubblica, il Giornale ), però due i punti che mi lasciano perplessi. Il primo, la banalizzazione della “rete”. Dice la Guzzanti ( due di tre) che «sui blog scrivono quelli più ossessionati», «svitatelli», «persone poco strutturate», «esaltati che non hanno capito una cippa»…lo avrà detto a Beppe Grillo che tutti i suoi lettori sono Svitatelli. E il Popolo Viola? Un circo di esaltati? E le oceaniche convocazione via internet? Ora scopriamo che sono tutti “poco strutturati”?

L’altro punto, il pudore. La necessità di mantenere in un contesto di privacy questa questione. Nell'intervista al Corriere la Guzzanti ( due di tre) non ci dice quanto ha investito. Ne ha come una sensazione di disagio a dover dimostrare di essere “ricca”, una “possidente”, anche lei tra il mucchio di chi vuole (giustamente) arricchirsi senza lavorare, investendo, traendo profitto dal lavoro di “altri”. Ma non ci dice quanto! Ne ha pudore... …e se pensiamo che questo “tanto” arriva da una serie di iniziative commerciali tutte ispirate a Mister B. c’è quasi da immaginarsi che la Guzzanti ( due di tre) nel suo intimo, nella sua invocata privacy, canti a squarciagola…per fortuna che Silvio c’è!!! Vediamo chi indovina chi l’accompagna in coro?

PS. Visto che ci sono…lo dico. Contemporanea a questa brutta figura di una paladina dell’ortodossia altrui, Beppe Grillo fa uno scatto intelligente in avanti. Leggete questo post [qui]su un blog deberlusconizzato. …non mi piace Grillo, ma è innegabile che si smarca sempre in anticipo dagli ipocriti e finti ortodossi. Well done Grillo!

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