lunedì 20 febbraio 2012

Giovani negli anno ottanta, vecchi ora!



…saranno questi giorni un po’ [socialmente] cupi. Sarà che assistere alla "commercializzazione" e alla svendita di un popolo millenario, come quello greco, mi stà un po’ facendo riemergere un vecchio spirito anti-sistema che pensavo, con la matura età ed una certa capacità di inserimento nella società moderna, di aver rimosso per sempre. Saranno tutte le noiose polemiche sull’art.18 e Celentano, e sulla [bellissima, meglio la Belen, altro che la Fornero…e mo chi glielo dice alla figlia di Bersani!] farfalla della gnocca argentina. Insomma…sarà che sono un po’ scojonato, ma in questi giorni ( come una vecchia massaia acida) ho riordinato un po’ la mia libreria e i miei vecchi dischi e le tantissime fanzine…e mi sono accorto di avere tonnellate di robba punk! Cool…
Tra questa quantita di materiale anche vecchissimi numeri [ #8,#11#14-16,#20..e altri ] di maximum rockandroll. Che rimane la più longeva rivista punk ever, ben fatta e non troppo “bigotta-punk”…non è sempre stata la migliore, in passato – sempre in America – c’era Punk Planet, non più disponibile da tanto, neanche in internet, ma riuscì ad elevare l’idea del punk come musica, sino al livello di punk come comunità.
Sono sempre rimasto legato a questa idea, della punk Community, che nel frattempo è cresciuta, si è evoluta, qualcuno di noi si occupa di Diritti Umani, altri sono in qualche business corporate, ma comunque presenti nella scena. E non solo con la musica, ma anche con i comportamenti e le azioni.
“…to create something for our own personal satisfaction, because everything in our youthful and limited opinion sucked, and we knew better”, ci ricorda John Doe, degli X di Los Angeles. Questa è la semplice idea, allora avevamo la consapevolezza che quello che accadeva non era la cosa giusta. Erano gli anni ottanta, dove edonismo e una corsa alla ricchezza generata dalla finanza avevano drogato l’intera società civile ed i giovani di allora. Oggi la stessa finanza uccide un popolo e la storia di intere nazioni si piega sempre più agli interessi degli investitori. I giovani sono diventati vecchi e sono stati essi stessi travolti da questo Tsunami del nulla!
Mi rimane la voglia…contenere la mia frustrazione e spero ancora nella consapevolezza delle nuove generazione, che sembra – con fatica- emergergere.
Lo Spirito continua!
PS da sito di date un occhiata questo libro disponibile in PDF. Una collezione di flayers punk che mi hanno ricordato come negli anni ottanta, senza internet, posta elettronica e telefonini, abbiamo comunque fatto circolare l’idea…well done Andrea, Keep on,Keepin’on


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