Eppure qualcosa si muove, se è vero, come è vero, che anche le Langhe si sono punkizzate. Finalmente anche nell’aspra terra delle montagne piemontesi, tra nocciole e dolcetto d’alba, si è acceso il fuoco del punk HC. Era auspicabile che tra gipponi e benessere a go-go, anche tra i firmati langhetti qualcuno sapesse cogliere il vero spirito degli agri contadini. Montanari e ribelli!
Andate sul questo sito [ link qua sotto ] e ordinate tutto l’ordinabile. One more Dublin, one more Bilbao…one more Langa!
http://www.tadcarecords.org/chi-siamo/
Siamo la nuova scuola che pretende di avere metabolizzato la lezione musicale, anti-musicale e oserei dire meta-musicale dell’HC degli anni ’80, quando autoproduzione e autogestione confermavano l’essenza di questa scena: non è solo musica. Ringrazierò a vita i valdostani Kina e la loro Blu Bus per avermi dato la possibilità di scoprire, durante i turbamenti adolescenziali, prezioso materiale di critica verso l’esistente che fu determinante per la mia formazione; si partiva dall’ascolto di vinili dall’impatto devastante (anche per via dei testi delle canzoni), ci si conosceva ai concerti, al bancone degli allora chiamati c.s.o.a. , oppure a questa e quella iniziativa, per arrivare poi, secondo il percorso individuale di ognuno, ad una maturità che necessita tuttora di continue nuove letture non-convenzionali, per completare e dare forma a qualcosa che non riusciamo ancora bene a definire…
Lo spirito continua…anche tra i monti, e le valli, tra il Partigiano Johnny e Wanda la tessitora…
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