Poche righe, seguo con attenzione il triste dibattito sulla (necessaria, anche se non si capisce per chi!) riduzione dei diritti tutelari (non "Fondamentali", di fondamentale c’è il diritto a vivere!) per chi lavora e questo nel nome delle “maggiori assunzioni”. Insomma per avere più lavoratori, bisogna ridurre il numero dei…lavoratori.
Prima li cacciamo via, poi li assumiamo. Si parla solo di licenziamento e non di opportunità di lavoro.
…boh? Una volta era l’inverso! Comunque…girando su internet, mi sono imbattuto su questo sito e su questa iniziativa spontanea che credo, I’m sorry, prima o poi dovremmo incoraggiare e diffondere anche in Italia: FOOD IS A RIGHT, NOT A PRIVILEGE!
Anche se in inglese, si capiscono bene i contenuti e per un paese come il nostro a forte vocazione rurale e peschiera, converrebbe abbaracciare una campagna che privilegia le cose “vere” [cibo] dall’effimera ricchezza dei soldi [finanza].
More Teachers, Tractors and Farmers! Less economy and profit!
Prima li cacciamo via, poi li assumiamo. Si parla solo di licenziamento e non di opportunità di lavoro.
…boh? Una volta era l’inverso! Comunque…girando su internet, mi sono imbattuto su questo sito e su questa iniziativa spontanea che credo, I’m sorry, prima o poi dovremmo incoraggiare e diffondere anche in Italia: FOOD IS A RIGHT, NOT A PRIVILEGE!
Anche se in inglese, si capiscono bene i contenuti e per un paese come il nostro a forte vocazione rurale e peschiera, converrebbe abbaracciare una campagna che privilegia le cose “vere” [cibo] dall’effimera ricchezza dei soldi [finanza].
More Teachers, Tractors and Farmers! Less economy and profit!
tipo...trasformare i nostri bei giardini in orti..e pollai?? potrebbe essere la soluzione!?
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