La modernizzazione di un character nel mondo dei fumetti è sempre un opera complessa; sopratutto per quei personaggi che si sono consegnati all'oblio, o forse alla storia del comicdom, con una rappresentazione iconografica classica. Cosa intendo? Beh, su tutto c'è lo The Spirit di Will Eisner. Nonostante bravi disegnatori si siano cimentati nel rielaborare l'icona, la stessa è immutabile. La valorizzazione del personaggio è inevitabilmente legata alla prima (magistrale) rappresentazione. Un discorso simile potrebbe valere per il nostrano Tex; l'immagine che è consegnata da Galeppini al lettore è quella di un cow-boy pacchiano, sempre in jeans and ( inprobabile ) camicia gialla! Ma nonostante più di 600 numeri questo è Tex! E non potremmo immaginarlo in modo diverso.
Ebbene, come spesso capita, ci sono eccezioni. Situazioni dove, nonostante il character viene elaborato e consegnato al pubblico da un grande maestro, questo sembra consentire una possibilita di modernizzazione efficace. Completa. Riuscita.
Mi riferisco al Soldato Fantasma, The Unkown Soldier, di Joe Kubert. Uno dei fumetti di guerra più intensi, veri e belli che questo media sia riuscito ad elaborare.
Chi si ricorderà dei pochi albi dell'Edizioni Corno di Milano sa di cosa parlo. La recente ristampa dell'opera omnia nello ShowCase della DC rende un giustizia dal punto di vista filologica, ma il bianco e nero delle copertine interne è un offesa.
Ora, la Vertigo, ha rielaborato il personaggio, ed – a mio modo di vedere -, l'idea vincente non è stata una rielaborazione del Soldato, ma del concetto di guerra e dei suoi attori; i nemici non sono più altri soldati (tedeschi), ma lo stesso contesto nel quale si sviluppano le guerre moderne. Gli attori sono diversi ed ambigui: Organizzazioni umanitarie, Dottori mercenari, bambini soldati, Private military company e governi amici dei nemici, ma nemici delle grandi potenze mondiali.
Una relatà, quella del "contesto", che a consentito a brillanti autori di tirare fuori dal cassetto dei fumetti-scomparsi,non un semplice character, ma l'idea dello stesso. Non lo stesso personaggio, ma il pathos dal quale germinò l'idea iniziale.
Nella sostanza, nonostnte un forte tributo all'idea (di guerra, non del Soldato ) di base, the Soldier è moderno e merita di essere supportato, che sarebbe poi supprtare anche le sua personali battaglie di giustizia.
PS. Se poi aggiungiamo che la rielaborazione è avvenuta per mano di un bravo disegnatore italiano. cosa dire di più..[ qui ]
War ain't over!
Ebbene, come spesso capita, ci sono eccezioni. Situazioni dove, nonostante il character viene elaborato e consegnato al pubblico da un grande maestro, questo sembra consentire una possibilita di modernizzazione efficace. Completa. Riuscita.
Mi riferisco al Soldato Fantasma, The Unkown Soldier, di Joe Kubert. Uno dei fumetti di guerra più intensi, veri e belli che questo media sia riuscito ad elaborare.
Chi si ricorderà dei pochi albi dell'Edizioni Corno di Milano sa di cosa parlo. La recente ristampa dell'opera omnia nello ShowCase della DC rende un giustizia dal punto di vista filologica, ma il bianco e nero delle copertine interne è un offesa.
Ora, la Vertigo, ha rielaborato il personaggio, ed – a mio modo di vedere -, l'idea vincente non è stata una rielaborazione del Soldato, ma del concetto di guerra e dei suoi attori; i nemici non sono più altri soldati (tedeschi), ma lo stesso contesto nel quale si sviluppano le guerre moderne. Gli attori sono diversi ed ambigui: Organizzazioni umanitarie, Dottori mercenari, bambini soldati, Private military company e governi amici dei nemici, ma nemici delle grandi potenze mondiali.
Una relatà, quella del "contesto", che a consentito a brillanti autori di tirare fuori dal cassetto dei fumetti-scomparsi,non un semplice character, ma l'idea dello stesso. Non lo stesso personaggio, ma il pathos dal quale germinò l'idea iniziale.
Nella sostanza, nonostnte un forte tributo all'idea (di guerra, non del Soldato ) di base, the Soldier è moderno e merita di essere supportato, che sarebbe poi supprtare anche le sua personali battaglie di giustizia.
PS. Se poi aggiungiamo che la rielaborazione è avvenuta per mano di un bravo disegnatore italiano. cosa dire di più..[ qui ]
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