sabato 19 febbraio 2011

Fever and...martians!

Laddove non sono riusciti i ribelli Tamil, o i terribili terroristi iracheni, o dove la stessa macumba haitiana si è dimostrata inefficace è riuscito un microscopico microbo domestico: sono stato knock out per tre giorni. Tra febbre lisergiche e fughe a gò-gò nel"cesso" di casa, ho passato questi ultimi tre giorni segregato in quaranta metri quadri. Da solo, senza termometro e, con me che sono refrattario ad ogni forma di medicina, ubriacato di te e limone...manco fosse un Martini!! Giorni terribili (ma poi così tanto?) e l’unica compagnia sono stati alcuni buoni fumetti, una scellerata As Roma e il buon sano internet…ed ecco i risultati: La As Roma è stata un disastro, soprattutto perché, benché avessi i biglietti per il match e l’infame microbo mi abbia tenuto a case, vista a casa con più di trentotto di febbre la performance si è alterata quasi ad incubo e ogni volta che mi svegliavo dallo stordimento febbrile i minatori ucraini avevano segnato un altro goal. Un incubo! Che però è passato la notte stessa mentre, accompagnato da una piacevole lettura, mi ri-impossessavo del mio mondo. Killraven! Un altro di quei personaggi ai quali il tempo ha consegnato la chiave di una immortale iconografia. Basato su un general plot di H.G.Wells nel contesto della profetica Guerra dei Mondi (War of Worlds), Killraven sviluppa in se tutte quelle caratteristiche tipiche dell’eroe, del guerriero del Comic doom; coraggio, determinazione e spirito di libertà ma, nello stesso tempo, lo svilupparsi delle quasi venti storie dell’intero primo ciclo permettono al ribelle Killraven di manifestare tutta la sua rabbia e ferocia nei confronti non solo degli invasori, ma anche di coloro che hanno tradito l’intera razza umana.
Per essere un character degli anni settanta Killraven si dimostro particolarmente violento, ma più nella sua intransigenza, che non nei comportamenti. In fondo è e rimane un eroe. Il tentativo di “rilanciarlo” nel nuovo corso dei comics yankee è speso fallito. Vale per lui quanto detto per pochi altri personaggi, come Moon Knight, Deathlook, Omega ( di Mooney) e l’italiano Gregory Hunter: ormai si sono consegnati così al tempo e nel mondo dei comics il tempo è un fattore rilevante. Le bretellone blue scure che compaion ben disegnate dalla mano di Romita il vecchio sul primo numero di Amazing Adventures#18 appartengono alla storia dei fumetti dei Super-eroi e la storia non si cambia! Corrispondono al berretto di Paperino, al capello di Corto Maltese e alla camicia gialla di Tex. E' così e così appare a noi.
Vorremmo noi cambiare la nostra percezione del mondo che ci rasserena per una ingiustifica quanto immotiva esigenza di modernizzazione di un character?
…certo la febbre era davvero alta! Ma il Killraven anti-fever ha funzionato!

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