lunedì 1 novembre 2010

Obama's [iced] Tea


Siamo arrivati alle elezioni di midtime in Amerika e l'entusiasmo post-Obama già scemato, e questo in poco meno di due anni. Da una celebrazione mondiale ( premio Nobel per la Pace compreso!) ad una (prossima) mezza disfatta in arrivo. Perchè non importa se siano i Democratici o i Repubblicani a vincereo meno questa tornata elettorale, la cosa più importante è che si è spento il "sogno americano" legato al Presidente progressista. Un nero al "governo del mondo" è stato un bel sogno, ma...
Ma questo è il punto: l'America è si il paese dei sogni realizzabili, ma alla base ha quel pragmatismo che fa si che gli stessi sogni diventino realtà, e lo fà con quei meccanismi che lo stesso Obama stà cercando di demolire.
La l
ibertà americana è basata sull'individualismo, e - che piaccia o meno - è quell'elemento in più che rende la società americana più libera di quella europea. In America il cittadino americano è al centro della Società e la politica ne asseconda i desideri, le ambizioni e lo incoraggia. In Europa è l'inverso: la politica ( con le sue "Istituzioni" ) cerca di guidare, assecondare e indirizzare la vita dei suoi cittadini.
In Italia questa invadenza è ancora più pressante e becera. Provate a pensare all'idea di un "Governo tecnico" che aleggia sulle nostre teste. Cioè, "loro" decidono che a governare non va più chi è stato scelto dal popolo, ma può anche andare chi è scelto dai partiti! E ciò nell'interesse dell'Istituzione, non ei cittadini!
PS: Obama perderà, e perderà male. Ma la preoccupazione peggiore è che dopo la delusione di un sogno infranto, subentra la frustazione e, spesso, anche il rancore.
Keep on eye on!

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