martedì 16 novembre 2010

American [Still] Splendor


Harvey Pekar è stato un uomo fortunato. Da invidiare (almeno per me!). E’ riuscito nella vita a fare quello che veramente voleva e gli dava piacere, pur partendo sfavorito da una sua attitudine nerd! Lavorava in un negozio di fumetti – e gli piaceva!-, e diventò famoso scrivendo fumetti. E che fumetti! Mentre negli anni settanta la Marvel comics e la DC comics se le davano di santa ragione nel loro mondo oversizes dei super eroi, Harvey cominciò a guardare alla sua vita come un’avventura, un odissea quotidiana fatta di americanismo e illusioni yankee, di quotidianità e banale rappresentazione di ogni istante. Per uno Spiderman che ci salva da una turbina nucleare che stà per piombare su Central park in NYC, c’è un Harvey che vince un'aspra battaglia contro una scortese commessa di un super mercato, che lascia passare vanti i suoi amici alla cassa. L’ingiustizia del banale sconfitta dal più banale delle vittime; l’uomo quotidiano medio americano di una provincia media, in un anonimo e meno-che–medio piccolo paese. Quei piccoli puntini sulle mappe delle blue higway, le strade che non portano a niente e che dal niente ripartono nel cuore dell’AmeriKa.
Insomma Harvey è il nostro super eroe. Solo contro tutti e tutti ( loro malgrado) contro di lui. Anche il cancro che – prima nella lunga serie nella sua serie America Splendor, poi come graphic novels – viene affrontato e narrato nella sua manifestazione quotidiana. Non Doctor Doom, ma un linfoma. Ecco i nemici di Harvey.
La riscoperta di un vecchio volume di ristampe dell’intera opera di Harvey “American Splendor” ( acquistato via posta negli anni 90, quando non c’era ancora Amazon.com ) è l’occasione per approfondire la lirica americana un grande fumettista, circondato da amici veri – su tutti Robert Crumb –, e per scrivere queste poche righe sul mio blog.
Harvey Peker è morto questa estate e nessun giornale italiano ne ha parlato. Ma harvey non è morto di cancro perchè - almeno in questo - Harvey è stato un vincente and the rest can goes fuck!

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