venerdì 5 novembre 2010

ZART ART!



L'autoproduzione è da sempre un mio "pallino". Quando nel 1977 il fenomeno punk esplose ed implose, lasciò dietro di se molte polemiche e poche convinzioni, però, una su tutte: se si vuole abbattere il sistema bisogna farlo da dentro, a cominciare dal sistema-mercato. Ed ecco che fiorirono centinaia di etichette indipendente, fenomeni cone Rough Trade e il Do It By Yourself movement. Cito spesso l'apice di questo movimento, cioè il fenomeno CRASS, ma - come detto- era solo la punta di un'enorme montagna (volutamente) sommersa che per decenni ha fatto circolare le proprie idee in modo veramente libero, evitando ogni forma di mercimonio. Era un cosa corretta? Non lo so...sarebbe esistito Pasolini senza Garzanti?...non ho le idee chiare su questo punto, però mi affascinava, e mi affascina ancora l'idea di una vera e solida libertà a nostra disposizione, se la vogliamo...e ciò alla faccia dei piagnoni dei Santori, Guzzanti-3-Guzzanti e altri soloni dal lamento (superficiale) facile, che "barattono" il valore della libertà con la loro capacità di lucrarci sopra.
Una prova provata di questa libertà espressiva sono i tipi della ZART Edizioni Liberi che si presentano sul mercato con una prerogativa unica: l'unicità delle loro opere, non i termini di proposta culturale, ma di vero e proprio prodotto. I loro fumetti sono stampati anche in copie uniche e questo gli da un valore di unicità di prodotto che li avvicina più al mondo dell'arte che non del comics, che - per sua natur -è un prodotto di commercio.
Ma questo non vuol dire che non sia "artistico"!

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