lunedì 8 dicembre 2014

Un paese culturalmente vivo, schiavo dei numeri e non libero nelle lettere.

Nuova edizione di All Frontiers, eccellente festival che si svolge ogni anno a Gradisca, in provincia di Gorizia. Tre i nomi di spicco: Peter Brötzmann, Steve Noble e Mika Vainio. Il sassofonista, sempre in tour anche a 73 anni, è una figura d’importanza capitale per la musica degli ultimi decenni e torna a Gradisca insieme a Steve Noble, batterista sempre del giro dell’improvisazione, che i eruditi [ di musica audace, come la definisco io al posto del retrò avanguardia] conosceranno anche per le collaborazioni con gli Æthenor (Daniel O’Sullivan, Stephen O’Malley e Vincent de Roguin) e con il solo O’Malley. Su Mika Vainio, in questi anni, tanti hanno scritto (e anche parlato) che vi diamo un altro link e basta. Sabato, a inizio serata, c’è la presentazione del libroOltre le periferie dell’impero”, che ruota intorno alla figura di Fausto Romitelli, compositore nato proprio a Gorizia e scomparso a quarantun anni nel 2004, oggi finalmente messo nella giusta evidenza (quest’anno, su di lui, è uscito anche “Have your trip”, a cura di Vincenzo Santarcangelo). Insomma cercate anche voi in rete All frontiers+gorizia, troverete l’intero programma.
Insieme al Festival di Bologna, Angelica, quest’evento, orami “storico” di Gorizia è l’ennesima testimonianza di un paese vivo e audace, ma che solo una società [ fuck the system!] gestita da politici vecchi, giornalisti beceri e uomini di cultura sonnolenti, vogliono farci credere “in crisi” solo davanti ai crudi numeri del PIL/ISTAT/SPREAD...e vaffancul*!!

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