giovedì 29 maggio 2014

Per non sapere né leggere, nè scrivere...


Renzi ha vinto le elezioni, il PD lo segue a ruota, Berlusconi non ha giocato proprio e BeppeGrillo non riesce a convincere oramai neanche più se stesso. Certo, dopo analisi fatteda esperti televisivi e gurù dei numeri, la mia banale analisi vi lascerà sconfortati. Hey, anche il punk Andrea si banalizza? So what? A chi affidare i nostri destini? Beh, la questione non è in questi termini, ma l’idea di banalizzare non mi dispiace. Sarò preciso e – almeno spero – anche breve.
Dopo la querelle elettorale è stato tutto un vociare di riforme: riformiamo il sistema elettorale, la cosa pubblica, la Costituzione. Wowowoow…che mania.
Della questione elettorale e del lavoro parleremo più tardi, ma sulla Costituzione voglio dire la mia; da popolano e non da “costituzionalista”. Non lo sono!
C’è un innaturale fermento sulla nostra Carta, la Carta degli italiani, come se la Costituzione fosse colpevole di chissà quali nefandezze. Intanto, primo aspetto, vorrei che chi si apprestasse a riscrivere le nostre regole, lo facesse recuperando quello spirito del dopo guerra che, in un clima di sincera solidarietà e di rigorosi valori – non regole, ma valori -, ha indirizzato l’allora rappresentanza politica, nel redigere quel bellissimo testo che è – e rimane – la nostra Costituzione della Repubblica italiana su valori umanitari e di solidarietà. Valori e principi che mi sembra non appartengono a nessun politico in charge. Abusivo secondo una sentenza della Corte costituzionale e privo di qualsiasi meccanismo di delega. E questo poi è il secondo punto: ma siamo sicuri che sia colpa della Costituzione se il nostro paese, la sua classe dirigente e la “politica” si esprimano a così bassi livelli. O forse, più semplicemente, le garanzie che la Carta offre a tutti i cittadini italiani, che – va ricordato – uscivano da un periodo di forte totalitarismo -, vengono ogni giorno abusate?
Cosa intendo? Semplice, vi faccio un esempio: Dove sta scritto nella nostra Costituzione che ci debba essere un pensionato che prende novantamila euri al mese e cent’ottanta [pensionati] che ne prendono solo cinquecento? E’ colpa della Carta o degli uomini che delle garanzie della carta hanno, e continuano, ad abusare? Ci è stato detto, non si può fare niente, è un diritto acquisito! Ma nella Costituzione non c’è un singolo passaggio che garantisca l’ingiustizia. Per nessuno, singolo cittadino e ex politico. I principi di uguaglianza e solidarietà ben chiara nei fogli della costituzione. Bisogna saperli leggere.
…ecco la domanda: che l’attuale politica non sappia leggere? E – cosa più drammatica – credo non sappia neanche scrivere!
E pensare che vogliono riscrivere la Costituzione…what a fuc*!!!
Cari amici, mi sa proprio che devo rinunciare alla mia carriera di scrittore e mi tocca scendere in campo!!!
Ad Majora! Keep on, keepin'on!

1 commento:

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