I
terremoti sono una brutta cosa! Immediati, devastanti, improvvisi…ingiusti! Per
lavoro ho avuto a che fare con la fase più complessa di un evento sismico. Il “dopo”.
Se è vero che i pochi secondi di un sisma sono devastanti, è altrettanto vero
che i tempi lunghissimi della ricostruzione e del ritorno alla “normalità” non
sono da meno, in termini di “devastazione”. Il quotidiano, dopo un terremoto, è
stravolto, cambia. I gesti rituali nei quali si è cresciuti non ci sono più e
le cose alle quali eravamo affezionati, andate. Gone!
La
fase della rigenerazione individuale molto complessa e lunga. E l’essere
costantemente “osservati” dai media, l’identificazione costante della soggetto-vittima
alla lunga è deviante. Sri Lanka, Pakistan, L’Aquila ed Haiti alcuni dei posti nei
quali, per lavoro, ho avuto a che fare con terremotati ed, in comune, anche se
in forme diverse, tutti hanno manifestato una naturale insofferenza alla figura
della “vittima”. All’obbligo di una “dipendenza” da altri forzata. La frustrazione di una libertà limitata, dalla mancanze di "cose", più che di volontà.
L’Emilia
non è da meno. Una terra così indipendente e laboriosa, patisce, sicuramente
più di altri, l’impossibilità di rialsarsi [da sola] e ricominciare.
Tutto
questo per promuovere una bella iniziativa di EdoardoSylos Labini finalizzata, in modo pragmatico e concreto, ad aiutare i romagnoli
a riprendere in mano forconi, chiavi inglesi e computer per ricominciare a
vivere insieme agli altri italiani e non solo grazie a..
Bravo Edoardo e soprattutto bravo
DJ Ringo, vecchio punk-bykers di Port-Au-Prince..
Per questo l’attore e autore teatrale, ma anche imprenditore nel mondo dello spettacolo, Edoardo Sylos Labini, ha lanciato un’iniziativa concreta, un appello a tutti i suoi colleghi artisti, per ricordare anche durante la pausa estiva, che ci sono imprese costrette dalle circostanze a sospendere la loro attività e quindi non sono più in grado di garantire un diritto fondamentale come quello al lavoro. Tra questi Raul Bova, Luca Ward, Anna Safronick, Daniele Pecci, Red Ronnie,Giorgio Pasotti, Barbara D’Urso, Ringo, e Roberto Farnesi.
La campagna “Non dePILiamoci” nasce dal mondo dello spettacolo per dialogare con quello delle aziende italiane, perché “grazie allo sviluppo di una cultura della responsabilità sociale e della sostenibilità di cui si parla da oltre un decennio – aggiunge Sylos Labini - le imprese italiane si dimostrino sensibili e rispondano attivamente a quest’appello, utilizzando i canali e gli strumenti adeguati”.
E’ possibile aderire all’iniziativa “Non dePILiamoci” attraverso un bonifico utilizzando il codice IBAN IT89Y0538712912000002061896 (presso BPER Agenzia 6 di Modena) aiutando così la Confartigianato per una raccolta fondi diretta, senza intermediari.
Punk means Life! And the rest can go Fuc*!
Per questo l’attore e autore teatrale, ma anche imprenditore nel mondo dello spettacolo, Edoardo Sylos Labini, ha lanciato un’iniziativa concreta, un appello a tutti i suoi colleghi artisti, per ricordare anche durante la pausa estiva, che ci sono imprese costrette dalle circostanze a sospendere la loro attività e quindi non sono più in grado di garantire un diritto fondamentale come quello al lavoro. Tra questi Raul Bova, Luca Ward, Anna Safronick, Daniele Pecci, Red Ronnie,Giorgio Pasotti, Barbara D’Urso, Ringo, e Roberto Farnesi.
La campagna “Non dePILiamoci” nasce dal mondo dello spettacolo per dialogare con quello delle aziende italiane, perché “grazie allo sviluppo di una cultura della responsabilità sociale e della sostenibilità di cui si parla da oltre un decennio – aggiunge Sylos Labini - le imprese italiane si dimostrino sensibili e rispondano attivamente a quest’appello, utilizzando i canali e gli strumenti adeguati”.
E’ possibile aderire all’iniziativa “Non dePILiamoci” attraverso un bonifico utilizzando il codice IBAN IT89Y0538712912000002061896 (presso BPER Agenzia 6 di Modena) aiutando così la Confartigianato per una raccolta fondi diretta, senza intermediari.
Punk means Life! And the rest can go Fuc*!
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