In
questo quadro mi appassiono alle identica culturali che sono state capaci di
passare il tempo, contrapponendosi ad una modernizzazione generalista, con l’immobilismo
culturale. Concetto complesso? Naaaa…Due righe su una nuova produzione Euskadi,
paese che adoro, alla pari dell’Irlanda e delle belle ( non ancora troppo)
ribelli Langhe!
Jabier Muguruza è un musicista basco e scrittore nato
nel 1960 a Irun,Euskadi ed è anche il fratello maggiore di quel Fermin Muguruza
che con i suoi Negu Gorriak ha ormai da tempo iniziato la sua battaglia per un
sentito indipendentismo in terra basca.
Musicista
un po’ trovato, poiché i primi lavori appaiono un po naif, e nel 1990 che ha
fondato il pop-jazz del gruppo Les
mecaniciens, con il quale ha pubblicato tre album. Nel 1993 il gruppo si
sciolse, ma Jabier inizia la sua carriera come cantante, con una musica con
tocchi di rock, pop e jazz. Nel 1996, parallelamente al suo ruolo di
compositore, è con suo fratello Sergio
Ordonez e Iñigo Ripiau nel gruppo
Joxe, con il quale ha pubblicato
quattro album sino al suo scioglimento nel 2000. Nel corso della sua carriera
da solista ha pubblicato un totale di otto album, alcuni un po’ troppo pop,
altri, nella loro natura ingenua, interessanti e poetici.
L’ultimo
lavoro, Bikote bat, è più articolato e comunque, se non fosse per
alimentare lo spirito, merita la giusta attenzione. La partecipazione di Jackson Browne in un
paio di brani, impreziosice il lavoro di Jabier.
No somos mercancía en manos de políticos y banqueros
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