L’intero mondo jazz ( ma non solo) conosce il leggendario sassofonista e compositore John Coltrane, mentre della moglie (di talento), Alice Coltrane, si continua a percepirne la figura, ma rimane l’enigma del suo spessore musicale. Del contributo mistico poi che la stessa Alice abbia importato negli ultimi suoni di Coltrane, si fa fatica anchce ad accreditarne – con certezza –la responsabilità. Cose se, in qualche modo, si potesse correre il rischio di adombrare la spiritualità del master di Hamlet . Non sapremo mai se, nell’intimo della vita meditativa e spirituale di Coltrane, Alice McLoad abbia giocato un ruolo importante. Non appare fondamentale capire se A Love Supreme arrivi al nostro stomaco anche grazie ad Alice, ma resta l’eterna riconoscenza a John Coltrane per averlo percepito per noi e condiviso con l’intero genere umano.
Comunque, ora e brevemente, solo tre anni dopo la sua morte, avvenuta nel 2007, la musica di Alice Coltrane e la affascinante storia di donna mistica e della sua complessa personalità jazz vengono approfondite, da Franya Berkman, in una monumentale pubblicazione a lei dedicata Monument eternal: The music of Alice Coltrane
Alice Coltrane ha registrato oltre venticinque album jazz per diverse ( prestigiose) etichette dalla Impuls! alla Warner Brothers nei tardi anni sessanta e settanta, lavorando con molti il jazz headliners del tempo. Ha suonato il pianoforte nell'ultima sezione ritmica di John Coltrane (sostituendo in modo "controverso" McCoy Tyner) prima della morte del marito nel 1967. Ma la sua eredità va di là di jazz.
Comunque, ora e brevemente, solo tre anni dopo la sua morte, avvenuta nel 2007, la musica di Alice Coltrane e la affascinante storia di donna mistica e della sua complessa personalità jazz vengono approfondite, da Franya Berkman, in una monumentale pubblicazione a lei dedicata Monument eternal: The music of Alice Coltrane
Alice Coltrane ha registrato oltre venticinque album jazz per diverse ( prestigiose) etichette dalla Impuls! alla Warner Brothers nei tardi anni sessanta e settanta, lavorando con molti il jazz headliners del tempo. Ha suonato il pianoforte nell'ultima sezione ritmica di John Coltrane (sostituendo in modo "controverso" McCoy Tyner) prima della morte del marito nel 1967. Ma la sua eredità va di là di jazz.
Ed è nel suo cammino post-Coltrane che troviamo affascinanti tracce di Vangelo, Blues, Free jazz sino alla transazione guidata dal guru Swamini Turiya-sangitananda.
Alla fine, incredibilemte, Alice Coltrane passa per un personaggio minore della musica afroamericana, avendo vissuto i momenti più intensi di questa cultura a fianco di un gigante. Ma minore non è.
Alla fine, incredibilemte, Alice Coltrane passa per un personaggio minore della musica afroamericana, avendo vissuto i momenti più intensi di questa cultura a fianco di un gigante. Ma minore non è.
A meno che non vogliamo considerare piccolo chi vive nell’enorme, e grande chi ha fatto del piccolo il suo mondo.
Ecco il suo sito/:/ http://www.alicecoltrane.org/
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