giovedì 27 gennaio 2011

George, where are you now?


Ecco cosa appare scritto su alcuni quotidiani del nostro paese, indipendentemente dalle nostre posizioni politiche, culturali, ideologiche, provate a solamente ad immaginare queste scene. Ovvero costruirle nel vostro immaginario, con corpi che si muovono e posizioni che si assumono e “comportamenti conseguenti”: un quotidiano riporta «di aver visto, una sera d’inverno del 1980, nell’entrare dell’ufficio della medesima, per le pulizie, la dottoressa B. in atteggiamento compromettente, seduta a gambe aperte sulle gambe di un uomo e di fronte allo stesso». Un altro giornale di parte invece dedica i suoi pensieri a "... ha fatto sesso con il Presidente B.. Ha avuto con lui una relazione molto stressante. Stressante, sì. Lo diceva lei perché il presidente la costringeva a rapporti plurimi che ... non gradiva".
Questo il livello della nostra classe istituzionale: chi tromba negli uffici, chi si dedica a bordelli, chi “regala“ case a Montecarlo.
Appare chiaro che siamo nel mezzo di un conflitto istituzionale violentissimo, ma – come per ogni conflitto – è necessario limitare al massimo il coinvolgimento di innocenti. No sto qui a farvi una lezione di Diritto Internazionale Umanitario sulle Convenzioni di Ginevra, ma è chiaro a tutti che da adesso in poi il fuoco sarà indiscriminato e guai a chi capiterà sulla linea di fuoco.
Quando le Istituzioni si combattono l’asticella dei Diritti Civili si abbassa di molto, e – nell’interesse principale di “salvare“ uno dei Poteri dello Stato, qualunque esso sia – il pericolo che il popolo diventi carne da macello assai reale. Atteggiamenti repressivi e persecutori della Magistratura, potrebbero cercare di compensare un uso disinvolto ed eccessivo del principio di libertà. L’immagine del Senato e Parlamento che litigano sul chi è meno fazioso è deprimente. Giornale e giornalisti che si rimproverano di essere di parte! Come si dice quando il più pulito c’ha la rogna comincia ad essere un problema, quando poi le Istituzioni non sono neanche consapevoli di essere "rognose", cosa resta a noi? Scappare dalle loro bave!
Cito il mio amico George Orwell/:/
Political language is designed to make lies sound truthful and murder respectable, and to give an appearence of solidity to pure wind.
PS Non so se mi abbonerò a Rivista Anarchica o scenderò in campo. But my friend, be careful…time has chancing! Be aware!

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