“Il pensiero, nessuno
lo prende molto sul serio, tranne quelli che si considerano pensatori o
filosofi di professione. Ma questo non impedisce affatto che esso abbia i suoi
apparati di potere - e che sia un effetto del suo apparato di potere il fatto
che possa dire alla gente: non prendetemi sul serio perché io penso per voi, perché
vi do una conformità, delle norme e delle regole, un'immagine, alle quali voi
potrete tanto più sottomettervi quanto più direte".
E
non c’è cosa peggiori di chi si professa “custode” del pensiero! Dai nostri insegnanti alla scuola
elementari, ai professor[oni] universitari e a chi amministra per conto vostro
il [vostro] pensiero!
Ricordando Gilles Deleuze, filoso pop...forse anche un pò punk, morto suicida nel 2006 a Parigi. Un
gesto di disperazione perche' era molto malato: una grave insufficienza
respiratoria che lo aveva costretto di recente a subire una tracheotomia. Il
suo corpo e' rimasto a lungo sul selciato dell' avenue Niel. Nessuno sapeva chi
fosse quel povero vecchio (Deleuze aveva settant' anni) che sembrava un
manichino disarticolato. In realta', la Francia lo aveva dimenticato o,
piuttosto, lo aveva archiviato.
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