…che
io mi ritrovi a simpatizzare con BeppeGrillo.it mi sembra una cosa “bizzarra”.
Però tutto quest’accanimento nei suoi confronti, da quegli stessi organi di “informazione”
che ne incensavano la sua capacità di
intercettare la piazza e il saper rappresentare
il disagio dei giovani nei confronti del precedente esecutivo di Berlusconi,
mi lascia un po’ perplesso.
Sarebbe
interessante rivedere su YouTube tutti i commenti dei soliti tribuni liberi e
puri, da Ballarò a SantoroTV, dai talk di Rai3 alle tante
YouDem TV, per farsi un idea dell’oggi mutato. Insomma, quando in charge era il “nemico” B., BeppeGrillo si rivelava,
suo malgrado, l’utile idiota per
alimentare una [ finta] voglia di rivoluzione. Ora, dopo un mandato solido e
vivo, la sua capacità di rappresentare diventa dittatura, nazismo, comunismo. Insomma si sta riversando oggi, su l’utile idiota di allora, così tanto
veleno e cattiveria che – non mi stupirei – porterà tra non molto lo stesso
comico di Genova a dar ragione a Berlusconi, quando parlava di stampa
manipolata ed a uso e consumo.
Che
la nostra informazione sia debole lo hanno scoperto anche in Gabon. Un po’ tutti,
ma non la cd “classe politica” che ha
tutto l’interesse ad alimentare, con papponi addolciti, un cane da guardia
oramai senza più denti, né rabbia. Se ci aspettiamo che anchorman decennali, guardate da quanti anni i vari
Travaglio, Mauro, Floris e Vespa sono in TV, possano aver un minimo interesse a
rimettere in discussione il loro [comodo e ben retribuito] ruolo di “giornalisti”,
allora siamo noi stessi degli utili
idioti. E pensare che sono loro
quelli che rimproverano le Istituzioni di non consentire un ricambio generazionale.
Si è – più o meno - “ostaggi” di questo viziato binomio. Niente informazione “vera”
e poca capacità di rappresentare quella
voglia di cambiamento che una illuminata governance
politica
deve saper accogliere, guidare e non osteggiare e rifiutare.
Non
ho soluzioni a questo quadro, né BeppeGrillo è stato in grado – sino ad ora -
di proporre qualcosa che non sia “contro”. Una visione nuova, illuminata, non
ispirata dagli errori (molto) del passato, ma rivoluzionaria nella capacità di
lanciarsi in avanti con coraggio e idee di comunità nuove!
Però
anche se adesso dovesse nascere un nuovo De
Gasperi, un nuovo Pasolini,
un Karol Wojtyła, un chi-vi-pare-politico, finirebbe nel circo mediatico ad azzannare quegli
ossi che domatori di sdentati ed imbolsiti leoni gettano, attribuendosi per
questo un coraggio e una libertà che non hanno e che certamente NON vogliono.
Keep in touch!
IO ti voto subito!
RispondiEliminaSarah