lunedì 10 giugno 2013

Elogio [funebre] del cane da guardia sdentato.


…che io mi ritrovi a simpatizzare con BeppeGrillo.it mi sembra una cosa “bizzarra”. Però tutto quest’accanimento nei suoi confronti, da quegli stessi organi di “informazione” che ne incensavano la sua capacità di intercettare la piazza e il saper rappresentare il disagio dei giovani nei confronti del precedente esecutivo di Berlusconi, mi lascia un po’ perplesso.
Sarebbe interessante rivedere su YouTube tutti i commenti dei soliti tribuni liberi e puri, da Ballarò a SantoroTV, dai talk di Rai3 alle tante YouDem TV, per farsi un idea dell’oggi mutato. Insomma, quando in charge era il “nemico” B., BeppeGrillo si rivelava, suo malgrado, l’utile idiota per alimentare una [ finta] voglia di rivoluzione. Ora, dopo un mandato solido e vivo, la sua capacità di rappresentare diventa dittatura, nazismo, comunismo. Insomma si sta riversando oggi, su l’utile idiota di allora, così tanto veleno e cattiveria che – non mi stupirei – porterà tra non molto lo stesso comico di Genova a dar ragione a Berlusconi, quando parlava di stampa manipolata ed a uso e consumo.
Che la nostra informazione sia debole lo hanno scoperto anche in Gabon. Un po’ tutti, ma non la cd “classe politica” che ha tutto l’interesse ad alimentare, con papponi addolciti, un cane da guardia oramai senza più denti, né rabbia. Se ci aspettiamo che anchorman decennali, guardate da quanti anni i vari Travaglio, Mauro, Floris e Vespa sono in TV, possano aver un minimo interesse a rimettere in discussione il loro [comodo e ben retribuito] ruolo di “giornalisti”, allora siamo noi stessi degli utili idioti. E pensare che sono loro quelli che rimproverano le Istituzioni di non consentire un ricambio generazionale. Si è – più o meno - “ostaggi” di questo viziato binomio. Niente informazione “vera” e  poca capacità di rappresentare quella voglia di cambiamento che una illuminata governance politica deve saper accogliere, guidare e non osteggiare e rifiutare.
Non ho soluzioni a questo quadro, né BeppeGrillo è stato in grado – sino ad ora - di proporre qualcosa che non sia “contro”. Una visione nuova, illuminata, non ispirata dagli errori (molto) del passato, ma rivoluzionaria nella capacità di lanciarsi in avanti con coraggio e idee di comunità nuove!
Però anche se adesso dovesse nascere un nuovo De Gasperi, un nuovo Pasolini, un Karol Wojtyła, un chi-vi-pare-politico, finirebbe nel circo mediatico ad azzannare quegli ossi che domatori di sdentati ed imbolsiti leoni gettano, attribuendosi per questo un coraggio e una libertà che non hanno e che certamente NON vogliono.
Keep in touch!

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