Non ho mai nascosto le mie origini punk e questo nonostante gli anni siano
passati veloci e le ragioni della mia ribellione un po’ cambiate. Da giovane
studente universitario feroce a futuro-sicuro proprietario di immobili [ con
relativo mutuo] il mio processo di imborghesimento è, almeno in parte, stato
ispirato a coerenti principi punk. Ci sarò riuscito? Boh!...anche se io credo
di si…
Magari non appena questo blog sarà reimpostato (
ci siamo quasi buddies!) cercherò di essere un po’
più chiaro, ma – per ora – cerco di condividere con voi l’evoluzione di Henry Rollins
un po’ come se fosse anche la mia! Recentemente il nostro Rollins è un po’ ovunque,
dalla televisione globale ( National
Geografic canne) a riviste patinate di moda ( Essex), però l’anima è la stessa
e, come dicevano i Negazione, Lo spirito continua…
Ed è con questo spirito che questo blog
pubblicherà, con cadenza quando-mi-interessa gli articoli di Henry Rollins per
il LAWeekly on-line magazine.
Cominciamo ora
con
Henry Rollins: No One Cares That You Saw The
Interview
There is nothing
like the Christmas holiday to remind me just how strange things can be. No,
scratch that. How strange I can
be, is more like it.
There is a level
of pure bleakness I experience during this time of the year that I thankfully
don’t encounter at any other time. I don’t think I could handle it.
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