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in town from Lampedusa,
dove la natura umana si è dimostrata così fragile da domandarci se non
dovessimo veramente – e con sempre più rinnovato rigore – affidarci all’innaturale
per comprendere, come sia stato possibile, che decine di bambini, piccoli corpi
dolcemente adagiati sul molo Favarolo, debbano pagare un tributo di morte al loro
(incosciente) sogno di una semplice giornata migliore con i proprio genitori e
amici nel cosiddetto “Mondo Nuovo”. Mi è stato chiesto dai molti giornalisti e
commentatori presenti sull’isola un commento ( ND lavoro per una Organizzazione
Umanitaria Globale ); Apocalittico! Questo è il mio commento. 350 salme su
una piccola isola come Lampedusa non ci saranno mai tutte insieme e tutte
riconducibili ad un evento. Neanche durante la Seconda guerra mondiale, dove
Lampedusa – essendo un avamposto militare comandato dai tedeschi – è stata
fatto oggetto di intensi cannoneggiamenti, i vecchi isolani non hanno memoria di così tanti morti e tutti inieme.
Il dato triste è che, dopo il numero delle salme, il numero dei giornalisti, tecnici
al seguito e staff, fosse il secondo! Ripeto: apocalittico!
Torno a
casa e mi ritrovo scioperi, bla-bla-bla
governanti e l’ultima “grande” battaglia politica di rilevanza nazionale, nel
nome dei giovani disoccupati e contro il potere delle banche, portata avanti
dalla corrazzata Santoro: la Sig.na Pascale è lesbica!!! Wowowow!
Negli
anni sessanta si battevano per la libertà delle droghe e d’opinione; nei
settanta/ottanta arrivò il punk e il
fuck yourself! Negli anni novanta la pantera universitaria. Nel duemila? ci
occupiamo delle lesbiche di palazzo Grazioli.
Per fortuna
che ci sono Santoro&Travaglio. Grazie a loro la nostra libertà di…pippa è assicurata! Fuc* Off!!!
PS Mi è
appena arrivato a casa l’ultimo numero di Mother Jones Magazine…che tristezza
immaginare che le nostre informazioni passano attraverso certa gente…
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