Succede di tutto questi giorni, alcune cose solo italiane, altre milanonapoletane e alcune internazionali. Cominciamo dall’arresto di Ratko Mladic, l'ex capo militare dei serbi di Bosnia latitante dal '96 e ricercato per genocidio e crimini contro l'umanità e ora prossimo ad un processo "umanitario". In questo blog non ho [quasi] mai affrontata temi che in qualche modo hanno che fare con il mio lavoro, ma la questione “balcani” è molto simile, nel coinvolgimento emotivo, a quella generata dal conflitto partigiani/repubblichini in Italia. Il massacro di Srebrenica è un massacro. Non c’è termine giuridico che possa in qualche modo alterarne le conseguenze. Morti e fossi comuni e Mladic ne è responsabile, poi sarà il tribunale dell’Aja a definirlo colpevole. Però, come è accaduto in passato, le gravi, gravissime responsabilità comportamentali di una parte sono sempre più gravi, specialmente se perde, dell’altra fazione antagonista. E questo non dovrebbe mai accadere quando si parla di diritti umani e di diritti fondamentali dell’uomo. Ecce homo! Sarebbe sufficiente condividere l’esperienza di chi ha lavorato nei balcani durante la crisi umanitaria per rendersi conto che dopo l’orda barbara dei serbi, la risacca kossovara non è stata proprio tenera. D’altronde il nostro paese ha vissuto – e vive ancora giustamente – con un forte coinvolgimento emotivo per lo sterminio dei fratelli Cervi, ma colpevolemente dimentica la mattanza dei fratelli Govoni. Io mi considero “fortunato”, ho una esperienza di lunghe e ripetute missioni nei balcani e una madre che durante la resistenza, in terra umbra, nascondeva soldati inglesi e alleati, ma resisteva anche alle ruberie e prepotenze dei partigiani. Super partes nel sangue e anarchico di testa!
…mentre le coscienze mondiali vengono sollecitate da questo importante arresto, in Italia è the rebel protester Celentano che in AnnoZero ci “bacchetta” sulla nostra indifferenza nei confronti dei temi mondiali: i giovani, l’ambiente, la politica…Celentano? What a fuc*!! Con tutti i suoi figli nel mondo dello spettacolo - Rosita, Rosalinda, Giacomo - (nessuno con la vocazione del pasticcere troskista?) e vivendo “producendo” musica, ovvero stampando CD che sono il plastica, contribuisce ad inquinare il nostro pasese non poco: decisamente unfit! L’alternativà? Il download della sua musica per esempio, come fanno centinaia di gruppi punk nostrani, che non hanno papà “oracoli”. Certo si guadagna di meno e anche lui, povero de mamma, c’ha ‘na casa da mantenere! Fuc*!
Ho nella mia testa in questi giorni la storia della scena folk del Greenwich village e l’importanza che musicisti diventati poi famosi come Bob Dylan, Phil Ochs riconoscevano ai comportamenti coerenti e politicamente impegnati di Woody Guthrie. Guthrie è morto [quasi] povero, Arlo – suo figlio – ha seguito le orme del padre, ma non in RAI o MediaSet…ma nelle polverose strade d’America. Cantando il disagio che gli ultimi vivevano in una nazione primus.
E’ lì, amici mie, che dimora il disagio e non nei “salotti” televisivi di santoriana-saviana memoria.
Fuc*! Real people will rule the [real] world!
…mentre le coscienze mondiali vengono sollecitate da questo importante arresto, in Italia è the rebel protester Celentano che in AnnoZero ci “bacchetta” sulla nostra indifferenza nei confronti dei temi mondiali: i giovani, l’ambiente, la politica…Celentano? What a fuc*!! Con tutti i suoi figli nel mondo dello spettacolo - Rosita, Rosalinda, Giacomo - (nessuno con la vocazione del pasticcere troskista?) e vivendo “producendo” musica, ovvero stampando CD che sono il plastica, contribuisce ad inquinare il nostro pasese non poco: decisamente unfit! L’alternativà? Il download della sua musica per esempio, come fanno centinaia di gruppi punk nostrani, che non hanno papà “oracoli”. Certo si guadagna di meno e anche lui, povero de mamma, c’ha ‘na casa da mantenere! Fuc*!
Ho nella mia testa in questi giorni la storia della scena folk del Greenwich village e l’importanza che musicisti diventati poi famosi come Bob Dylan, Phil Ochs riconoscevano ai comportamenti coerenti e politicamente impegnati di Woody Guthrie. Guthrie è morto [quasi] povero, Arlo – suo figlio – ha seguito le orme del padre, ma non in RAI o MediaSet…ma nelle polverose strade d’America. Cantando il disagio che gli ultimi vivevano in una nazione primus.
E’ lì, amici mie, che dimora il disagio e non nei “salotti” televisivi di santoriana-saviana memoria.
Fuc*! Real people will rule the [real] world!
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