lunedì 23 maggio 2011

Buon Compleanno Bob e W.

Una settimana può essere lunga, ma anche corta. Un intervento un po’ a-la-veltroni di parodiata memoria, ma molte cose sono accadute in questi dieci giorni. Dalla [inutile] competizione elettorale, dove – come al solito – vincono un po’ tutti, o, alla peggio, perdono meno di quello che si aspettavano, perciò – anche nella sconfitta –si riescono a trovare elementi di soddisfazione[!]. Ma tant’è questa è la politica italiana. Però…però, internet ha rimandato alcune notizie e fatti interessanti che vale la pena evidenziare e condividere con i miei amici e lettori del blog.
Su tutti…oggi è il compleanno di Bob Dylan. Su di lui tutto è stato scritto e detto. La sua musica analizzata e sezionata nel dettagli, le sue liriche esposte alla sassaiola ideologica di chiunque. Ma Bob Dylan oggi è settantenne…tutto questo per dire cosa? In un suo famoso intervento all’Emergency Civil Liberties Committee's annual Bill of Rights dinner, conosciuto anche come Tom Paine Award Cerimony speech, nel 1963, Dylan comincio a deridere la posh audiance con invettive del tipo “hey gente dovreste essere al mare e non qui ad ascoltarmi”. E dopo un antipatico paragone sulla condizione dei negri rispettabili o meno a seconda se vestono bene o no, e una disorientante similitudine emozionale con Lee Harvey Oswlad, un passaggio importante sulla vecchiaia diventa ora attuale.
Questo non è un mondo per gente vecchia, quando si invecchia si dovrebbe lasciare la scena” davanti ad un audiance sempre più perplessa ecco l’intuizione del giovane “ Non c’è nessun mondo in bianco e nero, sinistra o destra…ma solo chi stà giù e chi è in alto. E chi è in basso, credetemi, è veramente in difficoltà e io mi stò sforzando per far emergere questo mondo senza nessuna contaminazione con una becera politica”.
Ora, due i punti. Era facile accanirsi contro i vecchi in charge quando si era un giovante protester ventenne, ma ora che si compie settantanni Bob how does it feel ( come ci si sente ) ad essere dall’altra parte della barricata? L’altro punto è [come detto] l’intuizione: niente più destra o sinistra, comunisti o fascisti. Ma solo chi è giù e chi è su. E con il dovere, per chi è in alto, di aiutare chi è rimasto il difficoltà.
Sarà che ho sempre avuto questa visione anche io ( date un’occhiata alla front page del mio sito qui, sulla mia mission ), ma credo che mai come in questi giorni l’idea di un mondo senza ideologie – ma con valori veri - sia attuale. Dalla nostra becera campagna elettorale, alle rivoluzioni del Nord Africa alle contestazioni spagnole.
Il mondo deve cambiare ed il cambiamento deve essere in mano ai giovani, ma non ai loro finiti “tutor”! No more Bocca, Fo, Scalfari, Camilleri, Santorini e Guzzanti-3…F***! Think for yourself.
[ Buon Compleanno Bob e anche a W. Di W. Parleremo a breve nel next-to-come-book “Un tè con il Partigiano Johnny” ]

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...