martedì 5 aprile 2016

Punk do Brasil...

…non so il perché, ma faccio fatica a combinare le parole punk e Brasile. La visione che si ha della musica brasiliana e tutt’altro che ribellistica. Certo non bisogna per forza aumentare il volume dell’amplificatore per essere punk, ma certamente una batteria che spacca, un basso che pompa e una voce che graffia sono gli elementi per accostare un qualsiasi suono -  e di conseguenza anche le parole, ad una cultura ribelle.
Lettori più “acculturati” mi potranno ribattere che c’è molto più [ cultura ribellistica ndr] nella forza delle parole, che non in una manciata di accordi suonati veloci. Vero!
….pero voglio segnalarvi questi The Pessimists da San Paolo, in Brasile…testi in portoghese, suono un po’ post-punk e struttura proto-punk! Un trio basso, chitarra e batteria!
Cosa dire, se non un condividere con voi un semplice massaggio…sarà la globalizzazione, il WTO, l’International Trading approach, ma l’idea che a San Paolo del Brasile dei ragazzi ascoltino Ramones, Sex Pistols e Clash e altro dopo una partita di fùtbol sulla spiaggia mi fa…incaz**re!
Sono invidioso…chiamo i miei amici e mi organizzo un calciotto-punk!
Viva Joe Jordan, viva Spadoni e Viva i Bloody Riot!

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