Oggi, trent'otto anni fa, ad Ostia, ancora oggi periferia di Roma, Pier Paolo Pasolini trovava la morte.
Il silenzio di ogni organo di informazione nel NON celebrare questa data è la prova che essere pensatori ed intellettuali non paga. Anzi, ci si consegna, con il messaggio complesso di cui si è portatori, al circo degli ignoranti. E che senso ha amico Pier Paolo?
Viva Dudù, Viva Checco Zalone e la birra falsa dei Simpson!
Voi tenetevi i Santoro & Saviano, io mi rileggo Penna e Pasolini.
...evaffanculo!
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