giovedì 17 maggio 2012

Saviano querela! giovani Bresci crescono e il Pane è sempre lo stesso.

Nulla di nuovo sotto il sole. Sono, ribadisco, questi giorni tristi, dove l’interesse di poche famiglie (proprietarie di gruppi bancari) è superiore alla qualità della vita quotidiana di quei cittadini [tutti!] che stanno soffrendo in condizioni di disagio per…garantire quest’interessi. Complesso? Non credo. Se rileggete un po’ la nostra storia, l’atmosfera sembra quella della rivolta delpane di Milano. Erano altri tempi, ma il pane è lo stesso.
I libri di storia ricordano i moti di Milano del 6-9 maggio, con gli 80 morti e i 450 feriti provocati dalle cannonate del generale Fiorenzo Bava Beccaris, regio commissario straordinario nel capoluogo lombardo durante lo stato d’assedio [ quindi un "tecnico" di allora] proclamato dal governo di Antonio di Rudinì. La “Protesta dello stomaco” di Milano fu, peraltro, l’episodio più noto proprio a motivo della strage che venne perpetrata. Poi è andata come è andata, con l’omicidio dell’allora re d’Italia, il carcere e la morte di Gaetano Bresci e Franti che rise in alla alla notizia della morte del re.
Stà per saltare il banco e il prossimo Bresci potrebbe essere chiunque tra di noi. Mentre i Generali Bava Baccaris sono un po’ ovunque. Vedremo, ma c’è da essere preoccupati, senza essere un Beppe Grillo…Due parole sui nuovi profeti. Su La7 è andata in scena the banality iconography show. Fazio, tra i più pagati della RAI (pubblica) e Saviano hanno dimostrato come essi stessi sono oramai contigui con un “vecchio” che ci sta deteriorando un po’ tutti e non lasciano spazio a giovani realtà antagoniste. Come i Guzzanti-3-Guzzanti e gli altri nani anti-berlusconiani, non hanno nessuna intenzione di lasciare il passo e anzi, come i vecchi re, si avvalgono di tutti gli strumenti pro-sistema disponibili. Non ultimi la querela. Saviano querela! Wowow…ecco uno stralcio di un articolo che condivido in pieno.
Coerenza my friends! What a fuc*!!
"Nel frattempo mi limito a condividere ciò che Saviano ha scritto più volte sulla libertà di stampa. In modo particolare le parole da lui usate su Repubblica il 29 agosto 2009, a proposito delle domande a Berlusconi: «Nessun cittadino, sia esso conservatore, liberale, progressista, può considerare ingiuste delle domande. (…) Spero che tutti abbiano il desiderio e la voglia di pretendere che nessuna domanda possa essere inevasa o peggio tacitata con un’azione giudiziaria. È proprio attraverso le domande che si può arrivare a costruire una società in grado di dare risposte». Parole sagge, allora come oggi. Proprio per questo mi colpisce che, mentre si torna in tv a celebrare il valore della parola, la si sospetti, per quanto ci riguarda, di intenti diffamatori."
Keep on, Keepin on!

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