sabato 18 dicembre 2010

Hello Captain! Back in town#2


Back in town, once again! Il blog ha avuto una breve pausa, ma tra uno sciopero a Madrid e un servizio di sicurezza quasi "nazista" a Tel Aviv non ho avuto modo di seguire molto questo seminale [ ma sempre più visitato!] mio diarioelettronico.
Della vita degli e negli aeroporti magari parlerò un pò più avanti e delle italoite situazioni, così come appaiono nel resto del mondo...beh anche. Vi accenno solo a come i network televisivi globali hanno illustrato la manifestazione degli studenti contro la riforma Gelmini ( o contro la non caduta di Berlusconi?): Blast the shame!
Invece le poche righe le voglie spendere per un mio "amico", anche se mai conosciuto e mai frequentato, che in queste ultime ora ci ha lasciato. Mi riferisco a Don Van Vliet, ovvero Captain Beefheart. Il "capitano" fa parte di quelle persone che hanno, in qualche modo, indirizzato la mia curiosità e fatto crescere un costante senso di disagio dinnanzi all'ordinario, alle cose "ovvie", alla normalità dell'esageratezza...insomma al quotidiano reso banalmente "straordinario". Con Sun Ra, John Coltrane, i CRASS, Albert Ayler, Kevin Ayer, Henry Rollins e tanti altri Freak il "Capitano" è entrato a pieno titolo tra coloro che sull'ipoteica astronave diretta verso ipotetici e fantomati pianeti-solitari, porterei volentieri con me.
So long Captain, have a nice trip!
PS. sulla pagina on-line di Mojo magazine un bel tributo al "Capitano"

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