lunedì 28 luglio 2014

Sotto l'ombrellone con junkies and punk!



Arriva l’estate e porta con se un po’ di caldo e l’idea delle vacanze. Vacanze? E allora viaggi, mare, caraibi e libri. Per me niente caraibi, ma la piccola Termoli e qualche misero pamphlet. Vediamo cosa mi farà compagnia.
Cominciamo con William S. Burroughs: A Collector's Guide. Un agile libercolo che guida il lettore (interessato) nella storia dell’attività editoriale dello scrittore di Saint Luis. In realtà l’aspetto più interessante di questa guida è che accompagna il lettore nell’attività multimediale del Burroughs; infatti lo scrittore si è prodigato in produzioni di cassette [tapes], Dischi LP, ora anche in CD e molto altro materiale diverso dallo scrivere, ma in linea con la sua natura trasgressiva. Almeno per gli anni sessanta/settanta. Considerato uno degli artisti più importanti e innovativi del ventesimo secolo, ha influenzato considerevolmente la cultura popolare e la letteratura. Burroughs scrisse diciotto romanzi, sei raccolte di racconti e quattro raccolte di versi. Cinque, inoltre, sono i libri pubblicati, che raccolgono interviste o corrispondenze. Apparve in vari film, e collaborò con numerosi musicisti e performer. Nella guida questo e altro e sarà una piacevole lettura.
Gli scudetti che vinsero la guerra. L'orgoglio del vecchio Bologna, il primo titolo della Roma e la nascita del grande Torino sarà un’altra mia lettura, ma non con un approccio edonistico, ma bensì didattico. Cosa vuol dire? Ta-ta-ta-tata!!! Notizia in anteprima per i miei lettori: il prossimo libro dovrebbe essere il libro verità sullo scudetto della AsRoma che, vinto nel biennio 1941/42. Sono giacenti negli archivi del CONI documenti e carte che ci aiuteranno a capire se è vero – o no – che la squadra capitolina fu aiutata durante la guerra. Anche negli archivi del Ministero della Difesa e dell’Aereonautica ci sono tracce…significative.
Con i libri arriva anche la musica e non c’è estate senza un po’ di punk. Non c’è caldo senza Ramones e FuGaZi. Bello anche l’album degli italiani Giuda e bello anche il doppio CD di Ferradini e Pagani.
Un ultimo “pensiero”: sulla pagina web del corriere ho trovato una retrospettiva iconografica sui Ramoes, dal titolo “una storia americana”…bhé, non c’è niente di più vero! Se siete dei lettori del mio blog non devo aggiungere niente di più, basta il titolo, se non siete convinti…allora siete sul blog sbagliato!!!
Gabba brò, have fun!!!


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