Tra questi giovani che sentono la necessità morale di battersi, di pagare di persona per riaffermare i valori della libertà e della giustizia, XXX XXX si segnalò per la sua ansia di azione e per la sua intransigenza.
Il libro getta luce su una parte di storia poco conosciuta: quella che fu scritta con l’inchiostro della polizia politica e che si sostanziò in provvedimenti repressivi, secondo logiche e tecniche inquisitorie.
Nella testimonianza di YYY YYY (detenuto con XXX XXX nel “braccio” tedesco di Regina Coeli a Roma), che precede queste pagine, è scritto: “Si rifletta che da quel braccio si usciva in un modo solo: per andare di fronte al plotone di esecuzione. Qualche volta si poteva uscire già morti per le percosse subite dagli aguzzini durante gli interrogatori. Se XXX XXX e io ne siamo usciti miracolosamente in un terzo modo – e fu caso unico – è faccenda che non riguarda né XXX XXX né me, ma un gruppo di valorosi partigiani che rischiarono la loro vita per salvare la nostra”.
Questa
non vuole essere una presa di posizione ne a favore, né contro. Ho trovato on-line quest’introduzione ad
un famoso libro dal titolo “XXX XXX. Sei condanne, due evasioni”.
E l’ho solo “contestualizzato”. Questo testo narra della rocambolesca avventura
di due detenuti che evadono e si danno alla latitanza. Ambedue diventeranno
personaggi istituzionali importanti. Ora anche celebrarti come eroi. E lo sono
stati. Si sono opposti con coraggio e virilità a delle sentenza ingiuste ed
hanno infranto la legge! Ho cambiato i nomi con delle X e delle Y. Ognuno di
voi sostituisca a questi nomi chi crede.
Questo
per ricordare a colora che, come un disco rotto, ricordano in questi giorni che
le sentenze si rispettano,
dico – non sempre! Quando sono ingiuste vanno combattute e per fortuna non
siamo più in un regime senno…poveri noi! E grazie al Presidente XXX XXX pluri-condannato
ed evasore per averci testimoniato che ogni ingiustizia, che mina la libertà
individuale, va sempre combattuta!
Dobbiamo
aspettare un altro Piazzale Loreto per comprendere che dobbiamo TUTTI fermarci?
Are U free? Really Free?
Accidenti!!! Bel post!
RispondiEliminaMartina