mercoledì 23 novembre 2011

Party's over...EU go back!

Dopo un lungo silenzio si ritorna alla batteria. Per fare un po’ di casino, ma per un po’ saremo di nuovo silenti. Il blog si sta aggiornando, e – seguendo l’evoluzione dell’host – anche migliorando la capacità di essere non solo un contenitore di idee ( per ora le mie, ma in futuro, chissa…), ma anche un service per tutti coloro che, immagino come me, provino un forte disagio per questa imperializzazione europeista del nostro paese latino.
Dopo il post-Berlusconi’s party, ci sveglieremo tutti un pò somari. Così come Lucignolo e Pinocchio non erano consapevoli di chi, e del perché, c’era tanta generosità e disponibilità [edonistica] nei loro confronti, anche molti di coloro che festeggiavano la notte dell’addio di Berlusconi un giorno capiranno che il “siamo nel baratro” di 10 giorni fa di una allarmatissima Marcegaglia, ora più serena e tranquilla, era funzionale a qualcuno. Chi?
Un Governo, anche se tecnico, che nasce con l'intenzione di "rasserenare i mercati e gli invnestitori" la dice lunga sul suo core-bussiness. Mercati, non civiltà. Soldi, non società. What a shame!
Mi piace la copertina dell’ultimo numero di MotherJones, dove uno Zio Sam ( e tutti i principi e valori amerikani che da sempre l’icona Uncle Sam rappresenta nel mondo) viene affogato in una misera vasca ( diritti?) da burocrati in nero (Commissione europea?).
Take care my friends!

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